La versione originaria del commento a Milan-Verona, per il Gazzettino del nordest.
Vanni Zagnoli
Bene, no? Il Milan impiega 52’ per segnare a San Siro con l’ultima e poi si fa raggiungere dal rigore provocato da De Jong, espulso per la spinta a Greco, servito di testa da Toni. Il Verona è ultimo e al primo punto con Del Neri, meritato, ma difficilmente basterà per evitare il ritorno in B dopo 3 stagioni. Mihajlovic neanche stavolta respira: “Al peggio non c’è mai fine – diceva una settimana fa -, attorno a noi c’è un’atmosfera strana”.
Ovvero il tutti contro tutti. Il presidente Berlusconi entra spesso negli spogliatoi avversari per fare i complimenti, i grandi ex Maldini e Albertini criticano Galliani (“Manca un direttore sportivo, dall’addio a Braida”) e la curva lo contesta. Il punto però è anche Mihajlovic, che non ha gioco. Per ottenere punti e credibilità non bastano la grinta ostentata e quella dialettica aggressiva. La realtà è che il Milan di Sinisa delude quanto la versione Filippo Inzaghi, a Modena gli abbiamo chiesto cos’abbia migliorato e non ha risposto. Piccato, no, ovviamente? come ieri.
Piccati sono più i tifosi rossoneri, increduli perchè la squadra italiana che ha vinto di più nel mondo neanche è capace di battere le ultime due. “Molto bene, benissimo”, era il tormentone del comico meneghino Tino Scotti, negli anni ’70. Nello 0-0 sul campo del Carpi non avevamo voluto infierire, a differenza di tanti che addirittura avevano gratificato Cerci e Bacca del 4,5. Il mancino azzurrabile è in panchina, un mese e mezzo dopo il colombiano torna a segnare, in avvio di ripresa, con il destro sicuro su assist di Niang, che ha numero ma non incide tanto. Risponde Toni dal dischetto, 38 anni e sentirli, perchè a maggio smetterà per fare il dirigente, intanto prova a salvare l’Hellas, seguito dalla tifoseria di provincia più appassionata.
La manovra è discontinua, dall’ultimo scudetto (2011, con Allegri) manca un regista, venne ceduto Pirlo alla Juve e lì iniziarono i guai. Perchè Montolivo è un regista appena dignitoso (fischiatissimo), De Jong è un mestierante difensivo. Il montestipendi è elevato e il “giuoco”, per usare l’espressione cara all’ex premier Silvio, è inadeguato. Seedorf venne giubilato perchè aveva i giocatori contro, iniziò male ma sfiorò l’Europa, non era il caso di congedarlo per Inzaghi. Serviva Sarri, non il ruvido Miha. Il calcio è classe e spettacolo, non solo di alta tensione. Miha non va, come a Bologna e Firenze (esonerato) e con la Serbia. il Milan vive sui singoli, l’interpretazione collettiva è da 5. Nè il sopravvalutato Bonaventura cambia le partite. Ah, De Sciglio? Un bluff, mentre Abate è in ribasso da anni. Mihajlovic è sulla strada perfetta per restare fuori dall’Europa, perchè anche Luiz Adriano è timido. Meritava comunque il 2-1 il sinistro finale piazzato di Bertolacci. La differenza con l’Inter resta astronomica: ha perso il derby e a Firenze, con il Napoli e a Torino. Adesso si attarda con le cenerentole, nonostante i miglioramenti con l’uomo in meno. Mihajlovic se la prende con Valeri: “Ci aveva già penalizzato a Firenze. Senza due fuorigioco sbagliati, avremmo chiuso la partita nel primo tempo. E nel finale c’era un rigore”.
Milan-Verona 1-1
GOL: st 7′ Bacca (M), 12′ Toni rig.
Milan (4-4-2): Donnarumma 6; Abate 5, Alex 5,5, Romagnoli 6, De Sciglio 5; Niang 5,5 (37′ st Cerci 6), Montolivo 4,5 (33’ st Bertolacci 5,5), De Jong 4,5, Bonaventura 6; Bacca 6, Luiz
Adriano 5 (17′ st Kucka 6). All.: Mihajlovic.
Verona (4-2-3-1): Gollini 6,5; Sala 6, Marquez 5,5, Moras 6, Pisano 6; Viviani 7, Greco 6,5 (36′ st Gomez 5,5); Wszolek 5,5 (34′ Bianchetti 5,5), Ionita 6, Siligardi 6 (33′ Jankovic 5,5); Toni 6,5. All.: Delneri.
Arbitro: Valeri di Roma 5.
Note: espulso De Jong per fallo su chiara occasione da gol. Ammoniti: Moras, Wszolek, Ionita, Abate, Marquez, Kucka e Gollini per gioco non regolamentare; Pisano, Bonaventura per gioco falloso. Recupero: pt 0’, st 4’. Angoli: 9-7 per il Milan. Spettatori: 27.497 per un incasso di 641mila e 690 euro.
A cura di Alessandro Mazzarino