Nicola Sansone quando era al Parma, alla festa del Toscanini. Oggi ha fatto doppietta e procurato un rigore.
Vanni Zagnoli
“Manenti tso, Manenti tso”, urlano i 300 tifosi arrivati da Parma, facendo loro una frase del suo ex manager di riferimento, Alborghetti, ed entrambi non sono al Mapei stadium. La squadra spacciata non invoglia alla trasferta, nonostante gli appena 22 chilometri di distanza. E poi c’è un piccolo striscione significativo, Tommy Pig, riferito all’ex presidente crociato Ghirardi, considerato il maggiore responsabile del fallimento imminente. Vince il Sassuolo 4-1 ma, episodi alla mano, poteva finire anche 2-2.
Il vantaggio del Sassuolo è sul cross mancino di Taider, Sansone segna ma in fuorigioco, non colto dall’arbitro Cervellara. I gialloblù pareggiano alla prima occasione, Belfodil serve al limite Lila, l’albanese è un gran tiratore, il sinistro però trova la deviazione di testa di Magnanelli: è il primo gol in Italia del centrocampista arrivato quando la proprietà era del connazionale Taci, ha grandi qualità muscolari, evidenziate anche dal ct Gianni De Biasi.
Il Sassuolo inizialmente non ha la brillantezza acquisita proprio un girone fa, con l’1-1 contro la Juve, avvicina il raddoppio con Zaza da terra, mantiene l’iniziativa però senza ritmo. Il 2-1 è episodico, su palla persa in uscita da Mendes, servito da Santacroce: Sansone calcia con il destro a spiovere, molto angolato, Mirante non arriva. La doppietta dell’attaccante salernitano di famiglia tedesca è significativa perchè si tratta di una delle plusvalenze positive generate dall’abilità dell’ex ad parmigiano Leonardi, che poi nel tempo si era fatto prendere la mano cercando operazioni analoghe.
E’ la difesa crociata a non convincere, a soffrire la velocità del tridente di Eusebio Di Francesco, tant’è che all’intervallo entra Cassani per Santacroce, e poi Zaza comunque di testa sfiora il tris. Anche in contropiede, con un bel sinistro deviato dal portiere. Che si immola, provoca il rigore su Sansone e viene espulso, così Berardi dal dischetto fa appunto 3-1. E Missiroli poker, servito sempre da Nicola Sansone, c’era però Berardi in fuorigioco sulla traiettoria e il gol si poteva annullare. Comunque il Parma è sbracato, veniva da due 0-0 molto dignitosi, ha sempre il problema del centravanti perchè Belfodil non segna da quasi due anni. Arriva il 4-2 dei gialloblù, di testa, ma qui l’offside di Nocerino viene evidenziato a torto. L’ultima parata è di Consigli, su Coda.
La manovra del Parma è anche gradevole, lo è stata spesso in stagione, manca di ritmo e rischia di battere i record negativi di punti, considerate le penalizzazioni. Giovedì l’udienza fallimentare, l’esercizio provvisorio consentirà solo di finire la stagione. Poi la ripartenza dalla serie D, salvo miracoli. “Rispetto per noi che ci siamo”, scrivono i Boys gialloblù. Alla fine tutti i giocatori lanciano la maglia, arriva un “Salta con noi, magico Parma”. Potrebbe essere stata persino l’ultima partita ufficiale nella storia crociata.