Il calcio del procuratore Vanni Puzzolo: “Il presidente Tavecchio e le promesse elettorali: serie A a 18 squadre e B a 20. Se non ora, quando?”

tavecchio

di Vanni Puzzolo

Se la memoria non mi inganna, ma non mi inganna, il presidente Tavecchio nella sua campagna elettorale fece della riforma dei campionati, il suo cavallo  di battaglia, serie A a 18 squadre , serie B a 20.

Ovviamente ora che sarebbe il momento, tutto sembra dimenticato.

La serie A è intoccabile, nonostante tante società sono messe malissimo, spendono tre volte quello che incassano, il Genoa e la Sampdoria, ora che sono finiti i soldi di Garrone, e la gestione Ferrero dovrebbe entrare nel vivo, sono pronosticate come prossimi default .

La serie B dopo il fallimento del Parma, avrà sicuramente posti lasciati liberi dalla ormai certa retrocessione del Catania e probabilissima del Teramo.

Era il momento di mettere mano alla tanto auspicata riforma, invece il 30 giugno il consiglio federale deciderà sui principi di ripescaggio e quindi si procederà ai ripescaggi di Brescia, sicuro, Entella, e, forse Ascoli o Bassano, riportando il campionato a 24 squadre e ritornando a quell’ibrido giuridico scaturito dal ricorso al Tar regionale del Catania di Gaucci.

Si è persa un’altra occasione, gli organici dei campionati rimarranno invariati , le promesse elettorali rimarranno tali, e io domando al presidente Tavecchio, ma se non ora… quando?

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