Sempre prima l’Italia al mondiale di volley femminile, servirà comunque vincere domenica, dalle 16, con l’Olanda per portarsi alla seconda fase a punteggio pieno. Con il Kenya il 3-0 è scontato, il primo set è facile, 25-15, il secondo si complica quando le africane pareggiano a quota 23 e quando vengono riallontanate da Sylvia Nwakalor. Ha 23 anni, è l’opposto di riserva e come Paola Egonu ha origine nigeriana. Il ct Davide Mazzanti lascia a riposo la stella, la centrale Danesi, super nella riscossa con il Belgio, e la schiacciatrice Caterina Bosetti, che era in affanno. Si vede così un’Italia multietnica, al centro Sara Bonifacio, di mamma nigeriana, in banda resta Miriam Sylla, di famiglia nigeriana, mentre in panchina c’è Ofelia Malinov, dai genitori bulgari. Le azzurre faticano a muro e in difesa di fronte a Chumba, solo però quando sono convinte di avere già vinto il secondo set, Nwakalor è discontinua, Pietrini comunque rispetto al Camerun aggiusta la ricezione. Le keniote giocano discretamente, a volte peraltro la potenza è fine a se stessa. Il terzo parziale è equilibrato sino al 13-12, termina 25-17, con l’esordio anche di Eleonora Fersino per Pietrini, nel giro dietro.
Vanni Zagnoli
Da “Il Messaggero”