Il Messaggero, volley femminile. Marito e moglie campioni d’Italia, la saga di Conegliano. L’ex vice del ct e il miglior libero al mondo. Samanta Fabris piazza 31 punti, sembra un uomo…

 

La festa della campionesse (imocovolley.it)

Anche il secondo scudetto di Conegliano nel volley femminile è di marito e moglie. Non più Davide Mazzanti, da un anno solo ct, nè di Serena Ortolani, ceduta a Monza. Sulla panchina delle pantere c’è l’ex vice, Daniele Santarelli, perugino di Foligno, della terra che domani sera potrebbe festeggiare il primo tricolore della Sir Safety, a Civitanova, avanti per 2-1. La moglie è il miglior libero al mondo, Monica De Gennaro. Un anno fa l’Imoco fece il triplete (scudetto, supercoppa e coppa Italia), a Villorba fu finalista di Champions league nel bel mezzo dei playoff e solo per questo venne eliminata dalla corsa scudetto. Come Casalmaggiore la stagione precedente, da campione d’Europa. Vinse il titolo Novara, con la suora presidentessa, Giovanna Saporiti, presente anche ieri in Veneto. Le piemontesi erano prime in regular season, con Paola Egonu mpv in coppa Italia e trascinatrice anche in supercoppa: la 19enne figlia di nigeriani ha fallito gara-3 (0-3) e la palla che ha chiuso il secondo set.

Conegliano aveva iniziato la serie perdendo 3-0 a Novara, in gara2 si è salvata al tiebreak, dalla terza partita ha imposto precisione e potenza offensiva, con le bordate dell’opposto croato Samanta Fabris (31 punti ieri) e la concentrazione in regia della polacca Wolosz. Sempre puntuale la schiacciatrice Bricio, messicana, di una nazione lontana dal grande volley. Meno coinvolta l’altra schiacciatrice, l’americana Hill, mentre al centro sono preziose l’azzurra Anna Danesi e Laura Melandri, ravennate di Bagnacavallo, il paese di Andrea Gardini, avversario con i polacchi dello Zaksa di Civitanova, nella semifinale di Champions. Dal secondo set di mercoledì, Melandri sostituisce Raphaela Folie, vittima di una grave distorsione e ricordata dallo striscione “Forza Raffa 7”.

L’Imoco si aggiudica il primo parziale ai vantaggi (28-26), il secondo 25-21, pure in equilibrio, nel terzo si rilassa (12-18), rimontano sul -1, per arrendersi sul 22-25. Nel quarto set è decisivo il videocheck, il Var del volley, sul servizio fuori per millimetri che dà il 10-7. Il muro di Danesi dà il +6, il resto è trionfale, con 4 aces in sequenza di Fabris

Le pantere trevigiane avevano perso con l’Igor supercoppa e coppa Italia, si aggiudicano il confronto più importante. Per le piemontesi è la 4^ finale scudetto perduta su 5, nonostante la concretezza al centro di Cristina Chirichella e dell’americana Gibbemeyer. L’ex ct azzurro Barbolini insiste su Francesca Piccinini, precisa in ricezione ma non così devastante in attacco. Ha 39 anni, continuerà per un’altra stagione, per inseguire il 6° scudetto: è in A dal ’93, a parte un anno in Brasile, resta la più amata dal pubblico. Quando le cose non vanno ha sempre quell’espressione spaurita. E’ il Buffon della pallavolo, contribuisce a un business che vale almeno la metà del maschile.

Vanni Zagnoli

Da “Il Messaggero”

Related Posts

Leave a reply