Il Messaggero, volley. Aveva ragione Prandi: “La Francia è la più forte degli Europei”. I due set sbagliati dagli azzurri, resta il rammarico per il finale di secondo. Zaytsev e Juantorena negativi come nelle gare chiave del mondiale, il cubano neanche doveva giocare. Il virus ha debilitato il sestetto azzurro. Resta in lizza solo il marchigiano Giuliani, ct della Slovenia

(sport.sky.it)

Per il secondo Europeo di fila, l’Italia esce ai quarti. A Nantes perde 3-0, con due set umilianti, dando ragione all’ex ct Silvano Prandi: “La Francia è favorita, è la più forte”. Ci aveva concesso un set, la scorsa settimana, in palio c’era solo il primato del girone, l’avversaria degli ottavi, passati con facilità da entrambe. I francesi però erano in maschera, spingevano solo nei finali, gli azzurri avrebbero potuto vincere 3-0, ieri sera sono arrivati ai vantaggi solo nel secondo set, sprecando 3 palle per l’uno pari.
Antonov ha problemi gastrici alla vigilia, un po’ la tensione ma molto è anche il virus, Juantorena è in campo con due infiltrazioni alla schiena, vivrà la peggior serata della stagione. Il suo contrattacco della parità è murato a tre, poi sbaglia una palla. Sul 14-9 il primo set è pregiudicato, con il secondo errore di Zaytsev e il mani-fuori di Ngapeth, il giocatore più spettacolare al mondo. Sul 16-10 entra Lavìa per Antonov, sarebbe stato utile Lanza, rientrato in Italia per un infortunio alla schiena, in allenamento. Boyer (Verona) piazza tre bordate in battuta, sul 22-13 l’inferiorità azzurra è totale, con lo 0/6 in attacco dello zar e il 25-16. Non va il servizio, come nelle gare chiave dei mondiali, a Torino, altra uscita ai quarti. 
Nel secondo, Blengini riporta Zaytsev in banda, come nel triplete italiano di Perugia, per fare spazio a Nelli. Le luci si spengono nei timeout, progressivamente anche per l’Italia, tantopiù con l’ingresso di Lyneel per Tillie, il figlio del ct. Ngapeth batte su Zaytsev, suo erede a Modena, sul 14-10 la sensazione è che i transalpini chiuderanno rapidamente. Difesa e contrattacco non vanno, il friulano Toniutti ha gioco facile in regia. Entra Sbertoli per battere, porta al 20-19, la parità è di Anzani a muro, il sorpasso di Nelli. Boyer manda fuori, è 22-24. Nelli si fa murare un setpoint, Zaytsev mette fuori due volte (27-25), nonostante abbia davanti Toniutti, vulnerabile. Il terzo è a senso unico, sul 5-1, 12-4 con 4 aces in sequenza di Boyer. Fuori Juantorena, per Lavia, poi Giannelli per Sbertoli e Zaytsev per Cavuto, dal momento che sul 15-5 è andata. Sul 16-11 torna un pizzico di speranza, ma è tardi. Entra anche Russo, allora, al centro, a fare esperienza. Anche la panchina francese è superiore, a un anno da Tokyo c’è da preoccuparsi: il 25-15 fa esplodere la festa: “Aleh, le blues”.
Resta un solo italiano, nell’Europeo organizzato da Slovenia e Francia, da Olanda e Belgio, è il marchigiano Alberto Giuliani, ct sloveno, capace di regolare per 3-1, grazie anche al fattore campo, la Russia, che si era aggiudicata due degli ultimi tre Europei. In semifinale, a Lubiana, avrà domani la Polonia campione del mondo, passata per 3-0 sulla Germania di Giani. Dopo l’argento di Rio, per l’Italia solo l’argento in Grand Champions cup e la qualificazione olimpica. Meglio le donne. 
Vanni Zagnoli

Da “Il Messaggero”

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