La Juve resta lì, in alto, favorita, non spreca troppe occasioni, aveva già perso anche troppo, sinora, non poteva che vincere, a Ferrara. E’ equilibrata per 40’, sino al gol, con il pressing ordito da Di Biagio, le geometrie dell’ex granata Valdifiori e la qualità juventina che emerge con l’abbassare del ritmo. L’apertura di Ramsey è da campione, Cuadrado sorprende Cionek, Bonifazi è in ritardo su Ronaldo e sembra finire lì.
La Spal era viva, dopo il gol annullato a Cristiano per fuorigioco, Dybala aveva colto la traversa su punizione. Bentancour sta benino, Matuidi è sui suoi livelli, Chiellini dal primo minuto è carico ma un po’ sorpreso dalla pressione ferrarese. Il Lione si dovrebbe battere, anche con il capitano fresco, perchè esce presto. Intanto Berisha evita il bis, di Cuadrado, arriva con il sarrismo. Ramsey per Danilo per Dybala, per il gallese, di classe. Allegri direbbe che sono giocate individuali, non proprio, è l’essere Sarri, a prescindere. Lo vedremo magari nelle gare chiave di Champions, bisogna arrivare in fondo, come il Chelsea vincente in Europa league ai rigori.
A Ferrara festeggiano tutti, gli emiliani che sino a tre anni era in serie C e dovrebbero tornare in B, a 10 punti dalla zona salvezza, e la Juve prima. Sarri prova il triplete di mourinhana memoria, la supercoppa magari proverà a vincerla l’anno prossimo, adesso facendo girare palla risparmia energie come predicavano Allegri e Conte. La Juve insiste, ma concede il rigore, Rugani tocca con il piede, Petagna a metà ripresa dal dischetto ridà interesse. Solo Valdifiori, peraltro, punge, il resto è bianconero, con Bernardeschi in campo per Matuidi e la traversa di Cristiano. La Juve torna a +4 per una notte, sulla Lazio, magari resterà quel +1, è l’ultimo step, per Simone Inzaghi. Sarri vuole aggiudicarsi il suo primo trofeo nazionale, è lì. Agnelli e Nedved e Paratici non si sono pentiti del cambio, il bello inizia ora. Con Semplici, chissà, magari la Spal tutta indietro avrebbe strappato un punto, avrebbe evitato lo 0-2. Il portiere polacco in calzamaglia non ha fatto miracoli. E’ una Juve da 6,5, 7,5 all’offensiva, 6 stiracchiato dietro, ma va meglio.
Vanni Zagnoli
Spal-Juventus 1-2
SPAL (4-3-3): Berisha 6,5; Cionek 5,5, Bonifazi 55, Zukanovic 5, Reca 5; Missiroli 5,5 (34’ st Tunjov sv), Valdifiori 6, Castro 6 (15′ st Fares 5,5); Strefezza 6,5, Petagna 6, Valoti 5,5 (44′ st Di Francesco). A disposizione: Tomovic, Sala, Vicari, Dabo, Murgia, Floccari, Thiam, Felipe, Letica. Allenatore: Di Biagio 5.5.
JUVE (4-4-2): Szczesny 6; Danilo 6, Rugani 5,5, Chiellini 6 (9′ st de Ligt 6), Alex Sandro 6; Cuadrado 7, Ramsey 7 (28′ st Rabiot 6), Bentancur 6,5, Matuidi 6 (34′ st Bernardeschi sv); Dybala 6,5, Ronaldo 7. A disposizione: Pinsoglio, Olivieri, Buffon, Coccolo, De Sciglio, Wesley. Allenatore: Sarri 6,5.
ARBITRO: La Penna 6.
MARCATORI: 39′ Ronaldo (J), st 16′ Ramsey (J), 24’ Petagna (S) rig.
Note: ammoniti Valoti, Zukanovic, Strefezza, Cionek; Matuidi, Danilo. Recupero: pt 1’, st 6’.
Da “Il Messaggero”