E’ il solito complesso degli ultimi minuti, a penalizzare il Frosinone. A Palermo perde 2-1, autogol a 9’ dalla fine di Terranova, e allora sabato dovrà vincere con un gol di scarto, per ritrovare la serie A, dopo due stagioni. Allo Stirpe si giocherà alle 20,30, non ci saranno supplementari, al contrario della finale di serie C, al via alle 20,45 a Pescara, fra Cosenza e Siena. Sono finali inconsuete, fra centro e sud.
Due lampi da fuori incendiano l’andata dell’ultimo duello cadetto, Ciano al 5’ per il Frosinone, il pareggio del Palermo è di La Gumina, all’intervallo.
Al Barbera Ciano è al 15° gol stagionale, 15 sono anche i tifosi giallazzurri al seguito, contro i 30mila siciliani. Il sinistro da 25 metri del talento di Marcianise, il paese casertano dei pugili, non ha però l’effetto di un uppercut nella boxe, per i rosanero. Con Stellone al posto di Tedino sono più solidi e pazienti. Chiffi non fischia il rigore per il contrasto di Terranova su Nestorovski, ritornato capitano, neanche sulla trattenutina di Gori, unico frusinate in campo, sempre sullo sloveno, e fa bene, perchè in una sfida così delicata il penalty dev’essere più netto, per essere concesso. La partita è nervoso, il possesso palla è del Palermo ma l’1-1 arriva in un momento di controllo del Frosinone: l’iniziativa è di Coronado, La Gumina da fuori trova l’angolino, da marzo ha segnato 10 gol. Il secondo tempo scorre via senza parate, con la difesa convincente di Moreno Longo, e solo un’opportunità mancata da Aleesami, comunque il migliore, con Coronado. Sino all’autogol di Terranova, per anticipare Dawidowicz.
Vanni Zagnoli
Da “Il Messaggero”