“Tranquilli, la vinciamo”, auspica il ct Ferdinando De Giorgi nel terzo set, quando l’inerzia è dalla parte di Cuba. La sua serenità, l’invito a non accelerare le giocate sono una delle chiavi per superare un ottavo di finale molto complicato, con i cubani non lontani dall’argento mondiale del 2010, a Roma, e da quello del ’90, quando l’Italia si aggiudicò il primo dei tre mondiali di fila.
A Lubiana (Slovenia) è 3-1 e i giovani azzurri mostrano tecnica e tattica azzeccata. Anzani è in panchina per tre set, al centro Russo, accanto a Galassi, due giovani cresciuti tanto, nell’ultimo quadriennio, ieri sera per 3 set hanno sofferto ed era prevedibile. Nel primo è Lavia ad approfondire il break, contrattacco, ricezione acrobatica e chiusura intelligente, per il 25-21. Se i cubani si perdono nelle azioni lunghe, l’Italia si smarrisce nel secondo parziale, con Romanò e Russo. De Giorgi chiama il secondo timeout: “Fiducia, muovete anche le gambe”, dice sul -4. Arriva la parità ma poi due attacchi complicati di Lavia e il muro subito da Galassi portano al 21-25.
“Dobbiamo difendere e murare meglio”, aggiunge il ct. Nel terzo conduciamo sul 14-11, sul 19 pari i muri di Russo e Lavia restituiscono ossigeno. Resistiamo con Michieletto e veniamo graziati da Herrera: 26-24. Nel quarto l’Italia recupera 4 punti di distacco con Anzani al servizio, raggiunge il 15-12 ma poi si fa rimontare. L’altro strappo è a muro, di Giannelli e Anzani, il 25-18 schianta la fisicità caraibica.
Lunedì sera l’ottavo Francia-Giappone, per stabilire l’avversaria degli azzurri, nel pomeriggio il 3-1 della Slovenia sulla Germania.
Vanni Zagnoli
Da “Il Messaggero”