TORINO – Il mondiale di volley, quello vero, inizia stasera, alle 21,15 con la Serbia di Nikola Grbic. «Ma andrebbe ridisegnato – obietta Ivan Zaytsev -, come fosse l’olimpiade. Due settimane, non 3, e un giorno giochi e l’altro riposi. Non spostarsi in 4 sedi e poi giocare per 5 giorni di fila, così come possiamo offrire il migliore spettacolo?».
Ai torinesi non importa, sono esaurite anche le altre 5 gare, tutte in diretta Rai2, di questa final 6, esclusa domani sera Polonia-Serbia. E’ il momento migliore, in Italia, per questo sport, c’è fibrillazione non solo delle donne per ammirare da vicino i belli in campo o in tv (Mastrangelo, con nuova compagna) ma proprio come fosse un mondiale di calcio. A proposito, Blengini scarta. E’ torinese e torinista, anche più di Berruto che diceva: «Per ciascuno la squadra del cuore è speciale, il Toro è un’altra cosa. Chi lo tifa lo capisce benissimo, agli altri è impossibile spiegarlo». Chicco: «Non amo similitudini nè parallelismi, nè identificazioni». A taccuini chiusi, evidenziava l’andare a vuoto, a muro, di Anzani, con la Russia, qui resta sul generico di proposito. «Non ho esultato per il sorteggio con Serbia e Polonia». Ma Russia, Usa e Brasile sono probabilmente le più forti, tutte da podio. Chicco dissimula, ricorda gli avvii della carriera, l’amicizia con Julio Velasco e il percorso da vice di Mauro Berruto. Ct dell’arco, dopo il 13° posto al mondiale di Polonia 14. Velasco: “Non ci sono più cicli, adesso vincono tutte». Non l’Italia, da 13 anni…
Vanni Zagnoli
Da “Il Messaggero”