Sarà Italia-Cina, come 4 anni fa, nella semifinale di Milano, vinta 3-1 dalla nazionale di Jenny Lang Ping, l’allenatrice più blasonata al mondo. Ieri, a Nagoya, un doppio 3-1: della Serbia sulle azzurre, che così perdono l’imbattibilità, e delle cinesi sull’Olanda. Il ct slavo Terzic insiste sul sestetto titolare, Mazzanti impiega Elena Pietrini al posto di Myriam Sylla, questo contribuisce all’accoppiamento più difficile, nelle semifinali di Yokohama: venerdì, alle 6,40 Serbia-Olanda, con le orange appena inferiori, mentre dalle 9,10 l’Italia dovrà veramente superarsi, come con le americane e contro lo stesso Giappone.
E’ stata la mattinata delle giovani, Pietrini a 18 anni ha un bello stacco, azzecca 15 punti confermando la validità del Volleyrò Casal de’ Pazzi, tuttavia in ricezione è ancora meno affidabile di Sylla. Nel primo set perso a 21, si affaccia anche Sylvia Nwakalor, 20 anni, nigeriana come Paola Egonu, solita bombardiera da 100 orari, con 26 punti. Il secondo va via a 19, nonostante il finale a doppio libero, con Beatrice Parrocchiale, 22 anni, accanto a De Gennaro. Il terzo è azzurro (23-25) e gli occhi di Lia Malinov dicevano quanto l’Italia tenesse a conquistare l’11° successo in sequenza. Nel quarto siamo avanti 14-15, finchè Egonu si piglia due murate, nè basta un timeout gestito dal tattico Giulio Bregoli. Entra la signora Mazzanti, Serena Ortolani, con De Gennaro unica ultratrentenne del gruppo. Il 25-23 premia la Serbia, della mancina Boskovic (29 punti). Adesso obiettivo podio, le sopravvissute Chirichella e De Gennaro vogliono migliorare il quarto posto del 2014.
Vanni Zagnoli
Da “Il Messaggero”