Il Crotone resta l’unica squadra in serie A a non avere mai vinto fuori casa, a Bergamo arriva la settima sconfitta di fila, in assoluto. Un tempo con tante occasioni sprecate dall’Atalanta e 3 concesse, poi gli orobici fanno tre gol in 10’ e conquistano la 5^ vittoria in 6 gare, coppe comprese, hanno perso solo con il Real. Bergamo è terza, con 49 punti in 25 giornate, primato societario, a 3 punti dal Milan.
Gosens calcia dapprima fuori, poi trasforma il cross perfetto da destra di Ilicic, anticipando di testa Pedro Pereira. L’azione è avviata da un errore nel passaggio di Magallan. L’olandese è teoricamente un difensore, a sinistra copre l’intera fascia, è alla 22. rete nelle ultime 4 stagioni, alla 25. negli ultimi 31 mesi, fra tutte le competizioni è il difensore che segna di più nei 5 campionati principali, senza neanche calciare punizione e rigori. Alle sue spalle nell’ultimo quadriennio ci sono gli interisti Kolarov con 17 gol (ma 2 rigori) e De Vrij con 13.
Cosmi parla molto, come sempre, dalla panchina, la sua eredità di Stroppa è complicatissima, dopo Perugia e la promozione al Genoa revocata a tavolino viene da una sequenza di esoneri o traguardi mancati, esclusa la super stagione a Trapani. Insomma a 62 anni il suo ritorno in A è una sorpresa. L’uomo è di prim’ordine, un passionale. Il Crotone lo illude, con il pareggio. Malinteso Freuler-Romero, Simy controlla e segna in pallonetto su Sportiello. Festeggia guardando lassù, ultimamente era finito in panchina a beneficio di Ounas e di Di Carmine, è a quota 8 gol. Un altro errore nerazzurro libera Messias, tra Romero e Palomino, stavolta il portiere di riserva dell’Atalanta chiude.
Riprende campo la squadra di Gasperini, che dalla panchina chiede calma, negli attacchi, e di puntare sulle fasce, sposta Malinovskyi, Muriel a sinistra e Ilicic al centro. Lo sloveno e l’ucraino giocano uno contro uno, chiudendo fuori, Reca salva una situazione intricata, Cordaz si oppone con i piedi a Muriel. L’effetto Cosmi per un tempo si vede, come determinazione e opposizione, il 3-4-3 in chiave difensiva è 5-2-3, comunque il Crotone concede tanto, Malinovskyi di testa appoggia fuori. Il match è avvincente, Messias ha un’altra chance, Ilicic anche. Si procede anche a due tiri, pericolosi, ogni minuto.
Djimsiti resiste nonostante la frattura del setto nasale. Il nuovo vantaggio è di un altro difensore, Palomino, su angolo da sinistra, anticipando Zanellato. Passano 2’ e arriva il tris, Golemic scivola, Muriel gli ruba palla e infila la 15. rete. Il resto non conta più, i calabresi non hanno la forza di recuperare due reti. Diventano tre di scarto con il sinistro da fuori di Ilicic, a giro e a spiovere. E’ la sua 5. rete. Cordaz gli negherà la doppietta su punizione, mentre Sportiello chiuderà su Messias. Infine la traversa di Zapata e il sinistro da fuori di Miranchuk.
Vanni Zagnoli
Atalanta-Crotone 5-1
ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello 6,5; Djimsiti 6, Romero 5,5, Palomino 6,5; Maehle 6, Freuler 5,5 (18’ st Pasalic 6), Pessina 6,5, Gosens 6,5 (40’ st Ghislandi ng); Malinovskyi 6,5 (18’ st Miranchuk 7); Ilicic 6,5, Muriel 6,5 (24’ st Zapata 6,5). All. Gasperini 7,5.
CROTONE (3-4-3): Cordaz 7; Magallan 5 (6’ st Cuomo 5,5), Golemic 4,5, Luperto 5; Pedro Pereira 5, Zanellato 5, Eduardo Henrique 4,5 (34’ st Marrone 5,5), Reca 6 (1’ st Rispoli 5); Messias 6, Simy 5,5, Riviere 5 (15’ st Petriccione 5). All. Cosmi 4,5.
Arbitro: Sozza 6,5.
Reti: 12′ Gosens, 23′ Simy; st 3’ Palomino, 5’ Muriel, 13’ Ilicic, 39’ Miranchuk.
Note: ammoniti Magallan, Riviere (C). Angoli 4-3.
Da “Il Messaggero”