di Vanni Zagnoli
Il Palermo sta un po’ meglio, Roberto Stellone gli ha restituito la consistenza difensiva, il Frosinone ha il vantaggio del ritorno in casa, sabato, e di poter essere promosso con due pareggi, senza tempi supplementari, per il punto di vantaggio in stagione regolare. Domani sera, alle 20,30, allo stadio Barbera e su Skysport1, i ciociari ritrovano l’allenatore della doppia promozione e della salvezza mancata, in serie A. Stellone ha firmato gli anni migliori nella storia giallazzurra, ne è stato anche bomber e campione d’Italia per la Lega Pro, con la Berretti, da allenatore. Fu compagno di Moreno Longo in avvio di carriera, alla Lucchese, in serie B, giusto 20 anni fa, da subentrato a Tedino punta a riportare il Palermo immediatamente in A. «Giocheremo con un equilibrio – spiega -, i ragazzi sono sempre positivi. A Frosinone mi hanno dato la possibilità di giocare appena smesso di allenare, avevamo portato giovani in prima squadra, oggi capitale della società. La società è solida, ha costruito il centro sportivo e lo stadio, la sfida per me è emozionante. Oseremo qualcosa in più, in questa andata».
I rosanero cercano la 10^ promozione nel massimo campionato, il Frosinone la seconda e domenica nel finale ha rischiato, di fronte all’arrembare del Cittadella. L’incognita resta la tenuta psicologica dei giallazzurri, nei minuti finali. L’anno scorso al 93’ persero 2-1 a Benevento, a una giornata dalla fine, e svanì lì il secondo posto. Nella semifinale playoff in 11 contro 9 il gol del Carpi su punizione, un mese fa bastava battere il Foggia allo Stirpe, erano finiti sotto, avevano rovesciato la partita e poi il 2-2 in contropiede, all’89’.
«Incontriamo una squadra di notevole esperienza – spiega Longo, sostituto di Pasquale Marino, dimissionario dopo quel playoff perso -, con 7-8 nazionali. Vogliamo vincere, conterà molto la condizione fisica. E’ una sfida stimolante, andiamo in campo con fiducia ed entusiasmo». Longo è quasi fatalista: «Ero certo di affrontare il Palermo nella doppia finale di playoff – confessa -. Nella vita arriva il momento in cui un cerchio si chiude sempre, sono cose che capitano, nel calcio».
A centrocampo Maiello recupera, anche Paganini potrebbe farcela, mentre Brighenti resta a casa. Spazio al 3-5-2, Koné è in ballottaggio con Sammarco, Maiello potrebbe tornare regista al posto di Gori, con Soddimo in panchina. L’unico frusinate della rosa è Mirko Gori, a segno con il Cittadella: «Abbiamo meritato la finale, ce la giocheremo alla morte».
La serie A è fondamentale soprattutto per il Palermo: non risalisse, il passivo si aggraverebbe, con nuovo rischio di richiesta di fallimento. «Serve anche fortuna – spiega il presidente Zamparini -, è un po’ come giocare alla roulette. Gli episodi determineranno le due gare e Stellone è molto bravo, determinato, neanche serve giocare bene». Il 4-3-1-2 dei siciliani vede Struna in ballottaggio con Bellusci, in avanti è probabile il ritorno di Nestorovski, al posto di Trajkovski. Oltre 30mila gli spettatori, in campionato è finita 0-0 allo Stirpe e 1-0 per i rosanero, gol di Gnahorè.
Da “Ilmessaggero.it”