La prima stesura dell’affrescone da Collecchio, per Il Messaggero, pagina di Frosinone
Parma
La piccola Parigi ha un’idea meravigliosa, battere il Frosinone e rientrare a -2 dalla promozione diretta, sperando che il Palermo non vinca. Qua ci credono, perchè il potenziale era da primato, da Empoli, solo che il presidente Corsi ha sostituito Vivarini, dignitoso, con il 64enne Andreazzoli, debuttante in B, mentre a Collecchio l’ad Daniele Faggiano mai ha pensato di sostituire Roberto D’Aversa, voluto dall’ex ds del settore giovanile Francesco Palmieri, un anno e mezzo fa, al posto di Apolloni, ma raramente convincente come gioco. Qua c’è stata la serie A per un quarto di secolo, dal ’90 al 2015, con una sola stagione in B, e poi il fallimento, adesso il potenziale è da Europa, con Guido Barilla fra i 7 soci.
Parola al mister, comunque, fra i più giovani della serie B, assieme a Moreno Longo. “Affrontiamo una partita molto più difficile di lunedì, un’avversaria più forte del Palermo. Lo dice la classifica”.
Un punto non è significativo, in realtà, mentre il 3-2 del recupero poteva essere 2-3, considerato il vantaggio probabilmente in fuorigioco e il rigore negato a Nestorovski, sull’irruzione di Lucarelli. “Dobbiamo affrontare il Frosinone con l’umiltà di Pasquetta, rispettandone la forza, poichè è costruito per vincere il campionato, ma con la stessa personalità vista nell’ultima al Tardini. Siamo preparati sul loro sistema di gioco”.
L’assenza di Daniel Ciofani avvantaggia i crociati. “E’ molto bravo a finalizzare i cross e fa giocare bene la squadra. Citro è di movimento, ma indipendentemente da loro sarà importante il modo in cui interpretiamo la partita”.
Il Parma era fermo a una vittoria in 9 gare, da un mese è caduto solo a Chiavari. “C’è una crescita continua, dopo Empoli la squadra si è ricompattata, si deve concedere poco all’avversario, il che non significa essere difensivi, ma difendere il vantaggio. E’ cresciuta anche l’autostima, lavorando e giocando in maniera serena. All’andata restò un grosso rammarico, perchè passammo il secondo tempo nella loro metà campo e lì abbiamo capito la nostra forza, tantopiù che molti giallazzurri hanno giocato in A”.
Perno gialloblù, invece, è Calaiò, tripletta al Palermo, da ex, 14 anni dopo l’ultima. “Impressiona per come interpreta gli allenamenti, la partita ne è conseguenza“.
Il presidente dei siciliani Zamparini invita la federazione a indagare sul Parma, per gli arbitraggi contrari a mister Tedino, dalla semifinale playoff di un anno fa, in C, con il Pordenone, ai due errori di lunedì. “La società ha risposto nella maniera giusta”, chiosa mister D’Aversa.
Mancano Ceravolo, un fuoriclasse, per la cadetteria, e Scozzarella, mentre Scavone non è convocato. “Ma la crescita di Dezi è esponenziale e Munari dà ottime risposte da esterno destro”. L’altro super è Amato Ciciretti, non al meglio e dunque in panchina, ma voglioso di portare il Parma in A ai playoff, come fece con il Benevento, in coppia con Ceravolo. Insigne junior, invece, potrebbe tornare titolare.
Vanni Zagnoli
Da “Il Messaggero”