Il Messaggero e Il Gazzettino. Volley femminile, Italia-Russia 3-1. Anche la 17enne Fahr contribuisce alla semifinale: pronostico rispettato ma con notevole sofferenza. I pessimi avvii di ogni set, ma il doppio dei muri

(repubblica.it)

E’ una bella Italia, altalenante ma paziente, soffre sempre, in ogni inizio di set, ma evita il tiebreak con la Russia. Tre a uno, pronostico rispettato ma con tanta fatica, per 25-27, 25-22, 27-25 e 25-21.
Servono oltre due ore, a Lodz, in un palasport inizialmente con poche centinaia di spettatori: il dato teorico sarà di 3500, arrivati soprattutto per seguire la Polonia con la Germania, nel quarto conclusivo. Sino agli ottavi l’Europeo aveva coinvolto anche Slovacchia e Ungheria, nel weekend sarà solo in Turchia, con semifinali e finali. Ad Ankara le azzurre affronteranno la Serbia, che ha battuto per 3-0 la Bulgaria e gioca da campionessa del mondo e d’Europa.
Le russe, invece, si erano aggiudicate gli Europei del 2013 e del 2015, partono con un +5, nel primo set. Egonu sbaglia un contrattacco, poi firmerà il sorpasso. Entra Lucia Bosetti al posto di Sorokaite, per stabilizzare la ricezione, sul 21-19 va però in crisi il bagher di Sylla. Egonu manda fuori e viene murata, all’altra pantera (del Conegliano) salta una ricezione e così il secondo set mette già l’Italia quasi con le spalle al muro. Va sotto di 3, riemerge con Egonu e Sylla, si affaccia qualche sorriso, fra i consigli sul parquet della più esperta, Monica De Gennaro, libero di 32 anni. Chirichella batte bene, Folie mura e dal 22 pari azzecca i servizi che pareggiano i conti, anche grazie al nastro. La tattica di Mazzanti è azzeccata, il muro sarà decisivo, con 18 punti in totale, contro 9.
Il ct Pankov ha un vice trevigiano, Sergio Busato, si faranno recuperare altri 5 punti, anche grazie a un servizio della regista Alessia Orro, entrata per due scambi. A metà set Egonu e Sylla si danno la mano aspettando che si rigiochi, è gesto di intesa e scaramanzia. Sul +2 entra il secondo libero, Parrocchiale, al posto di Sorokaite. Egonu continua a sbagliare palloni chiave (comunque chiuderà il terzo set con l’83%), arriva anche un ace russo. Sul 22-23 i nervi saldi sono di Sorokaite. Malinov difende, Folie ed Egonu murano, sfruttando la vulnerabilità della centrale Efimova. La grande paura è passata.
L’Italia va sotto di 5 anche nel quarto, entrano Parrocchiale e Sarah Fahr, 17 anni, che al centro resterà sino all’ultima palla, al posto di Folie: resta a sedere Danesi, miglior muro al mondiale. Per le nostre bocche da fuoco, è sempre un su e giù. Sul 14-18 c’è aria di quinto set, invece i muri di Fahr (nata in Germania e altro prodotto del Club Italia), Sorokaite ed Egonu portano al 19 pari. Lì la Russia si ferma da sola. Paga anche i 5 servizi vincenti concessi in più. In semifinale va anche il modenese Giovanni Guidetti, con il 3-0 della Turchia all’Olanda. Nel 2011, con le tedesce, pose fine alla striscia di 5 podi continentali per l’Italia, adesso sogna di batterla in finale.
Vanni Zagnoli

Da “Il Messaggero”

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