Il Messaggero. Cristiano Bergodi positivo al Covid, in Romania. “La mia battaglia con la polmonite bilaterale. Devo guarire in fretta, ho il preliminare di Europa league con l’universitatea Craiova”

(ilsussidiario.net)

Ieri il record di contagi per la Romania, là il totale dei morti per covid sale a 2807, da una settimana l’infezione ha colto anche Cristiano Bergodi, mai stato, fortunatamente, in pericolo di vita. Allena l’Universitatea Craiova.
«Sono ancora in ospedale – racconta -, però il quadro clinico migliora alla grande. Considerata la polmonite bilaterale, sto bene, in giornata dovrebbe arrivare il risultato del nuovo test, spero sia negativo. Il virus mi è arrivato dal team manager, è stato il primo ad averlo, lavorandoci a stretto contatto era quasi inevitabile riceverlo. Resto sotto trattamento, il Covid ha attaccato entrambi i polmoni, non in maniera esagerata, restano due piccole cicatrici da rimarginare”.
E’ alla 9^ squadra in Romania, guidò anche la Steaua Bucarest, in bacheca ha la supercoppa del 2009, vinta con il Rapid. “La squadra è in ritiro in Austria, la serie A romena riprende il 22 agosto, abbiamo pure il preliminare di Europa league, grazie al secondo posto in campionato. Sono un sacco occupato, ora un po’ meno preoccupato. Il Corona si nasconde, ti attacca e se non lo prendi subito sono guai. Ero scettico, invece va trattato e anche bene”.
Bergodi è romano, di Bracciano, cresciuto nella Lazio e passato dalla Casalotti. A Pescara visse l’èra di Galeone, passò alla Lazio nel 1989, 7 stagioni da terzino destro, con 4 gol in 160 gare. Da allenatore fu vice di Domenico Caso, nel 2004, in biancoceleste, per 6 mesi. “Simone Inzaghi ha fatto un grande campionato, il posto in Champions è fantastico. Dopo la pandemia, la rosa ristretta l’ha escluso dalla lotta per lo scudetto”.
Vanni Zagnoli

Da “Il Messaggero”

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