La versione integrale dell’aarticolo pubblicato su “Il Messaggero”
Il nuovo presidente dell’assocalciatori è Umberto Calcagno, 50 anni, ex calciatore soprattutto in serie C, sostituisce Damiano Tommasi, dimessosi a giugno. Dalla fondazione, nel 1968, c’era stato un unico altro presidente e sempre avvocato, Sergio Campana, sino al 2011. Ligure, Calcagno ha strabattuto Beppe Dossena, campione del mondo nel 1982 senza giocare un minuto, per 120 voti a 5. Entrambi puntavano su Sara Gama come vicepresidente. “Io, addirittura – confessa lo sconfitto -, sarei andato oltre lo statuto e l’avrei posta alla presidenza, se fossi stato eletto”.
Padre congolese, mamma di Trieste, dov’è nata 31 anni fa, Sara è la prima vicepresidentessa nella storia del sindacato dei calciatori, con Tommasi la factotum al femminile era Katia Serra, l’opinionista tv.
Partita dal Friuli, dal Tavagnacco, ha giocato anche negli Usa e in Francia, al Psg, vinse il primo scudetto con il Brescia, tre alla Juve, di cui è capitana. Come in nazionale. Debuttò a 17 anni, vanta 116 gare e proprio oggi (ore 17,30, Rai2) sarà in Danimarca, per la qualificazione a Euro 2022. Per l’Italia è vietato perdere, lei vince da tanto, anche nella vita, laureata in lingue a Udine (ne parla 4). Qualche insulto razzista le è arrivato, in carriera, ma ha personalità da vendere e rifugge il paragone con Bonucci: “Il parallelo con il maschile non va più fatto, vogliamo creare nuovi modelli”, ci raccontava prima dell’esplosione del calcio femminile in Italia, con il quarto di finale mondiale.
Gama incassa i complimenti della ministra per le parti opportunità, Elena Bonetti (”Un’altra strada si apre per le donne, libera energia e opportunità”), di molte parlamentari e di Calcagno: “E’ il giusto riconoscimento per quanto ha fatto nel settore femminile, dentro e fuori l’Aic”.
Fra i consiglieri dell’Aic uno per ciascuno dei tre club più vincenti, Bonucci (Juve), Donnarumma (Milan) e Ranocchia (Inter). Si batteranno perchè i pagamenti degli stipendi, oggi è l’ultimo giorno utile e tutta la serie A pagherà, evitando penalizzazioni.
Vanni Zagnoli
Da “Il Messaggero”