Reggio Emilia
Era la prima della goal line technology, non poteva esserci subito un caso di gol fantasma risolto dall’occhio di falco, come da traduzione della società inglese che importa in serie A il sistema già applicato in Premier league e in Bundesliga.
Sarebbe stato troppo curioso e allora bisogna accontentarsi della simulazione pomeridiana. Anche noi abbiamo provato l’orologio affidato alla sestina arbitrale. Quando la palla varca la linea di porta, passa un secondo e arriva la scritta “goal” sul display. Soprattutto, il polso vibra come per una piccola scossa.
La simulazione è andata in onda al Mapei stadium, aspettando il derby del triangolare Tim. Gli inglesi sono forti del contratto triennale sottoscritto con la Lega, complessivamente introieteranno 6,6 milioni, manca però la garanzia assoluta di precisione.
“Il margine di errore è di appena 15 millimetri”, spiega la ditta inventrice, riconducibile al gruppo Sony. Un’inezia, in effetti.
Come ogni brevetto che si rispetti ha i suoi segreti e allora resta misterioso il numero di frame che portano all’incrocio di dati fra le 7 telecamere coinvolte. Basta però che due siano puntate bene per evitare che siano impallate da giocatori.
E rimangono, almeno per quest’anno, gli arbitri di porta. “Controllano quanto avviene in area – spiega il designatore Domenico Messina -, disinteressandosi della linea. Prima, invece, su un tiro dalla distanza come su un cross l’attenzione era tutta per evitare i rischi di gol fantasma. L’anno scorso abbiamo sbagliato 4 valutazioni di questo tipo, ora cerchiamo di diminuire la percentuale sul resto degli errori”.
Sul campo, il derby milanese è discreto. Il mese scorso vinse il Milan con gol di Mexes, l’Inter però era in versione primavera. Anche stavolta si impongono i rossoneri con un gol di scarto (2-1), grazie alle incertezze difensive. Santon non riesce a limitare Bacca, al 5’ sul cross da sinistra del colombiano Bertolacci colpisce con intelligenza, facendo rimbalzare la palla davanti ad Handanovic. Il raddoppio arriva a metà tempo, ancora da sinistra, Santon e Miranda non chiudono sullo scatenato Bacca che infila sul primo palo, complice il portiere.
Mentre il Milan dà spettacolo (colpo di tacco di Luiz Adriano), un drone sorvola il campo invoca libertà per i marò.
Poi l’ingresso di Brozovic per Hernanes riequilibra la gara: segna il croato da fuori (31’) e Kovacic per poco non lo imita. Alex viene espulso per fallo su Icardi, su retropassaggio sbagliato da Bonaventura. Ci starebbe il 2-2, ma Romagnoli debutta salvando sulla linea.
Scadente la 2^ partita, con l’Inter2 sconfitta dal Sassuolo: 1-0, Defrel a metà tempo, errore di Popa).
Sassuolo-Milan invece sorprende, con occasioni a raffica: palo di Floro Flores, al 7’ segna Dunca, poi Acerbi salva su colpo di testa di Cerci; al 48’ pareggia Nocerino con un destro a giro. Si va ai rigori, se lo fanno parare Berardi, Montolivo e Acerbi e allora il trofeo Tim va al Milan con 5 punti; 4 per il Sassuolo, 0 per l’Inter.
Vanni Zagnoli