Il Mattino, Avellino. Basket. Cervi è riserva a casa per gli Europei. “Nella Sidigas aumenterò il minutaggio, il ct Pianigiani è soddisfatto del mio lavoro. Sarò in nazionale alla prossima grande manifestazione”

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Riccardo Cervi

 

La prima stesura dell’intervista a Riccardo Cervi, per la pagina sportiva di Avellino, de Il Mattino, anche su Dailybasket.it.

http://www.dailybasket.it/serie-a/cervi-e-riserva-a-casa-per-gli-europei-ad-avellino-aumentero-il-minutaggio-il-ct-pianigiani-e-soddisfatto-del-mio-lavoro-saro-in-nazionale-alla-prossima-grande-manifestazione/

VANNI ZAGNOLI

La Scandone non è rappresentata, nell’Italia degli Europei di basket, al via da Berlino. Il lungo Riccardo Cervi è riserva a casa, assieme al playmaker Poeta e all’ala di Trento Pascolo. Cervi risponde tramite whatsapp alle nostre domande, con una sottolineatura.

“Ancora – racconta – non posso parlare della vicenda legata al mio mancato passaggio a Milano e di lì ad Avellino, per una serie di motivi. Devo aspettare fra l’altro di scendere in Irpinia”.

La comunicazione è breve ma molto sentita, per il Mattino. Riccardo non è troppo amareggiato, è felice per l’esperienza vissuta con la nazionale, a 24 anni sarebbe stato alla prima grande manifestazione.

“La delusione c’è – ammette -, peraltro sono contentissimo per tutti i ragazzi che conosco che si imbarcano per questi Europei in programma in varie nazioni. Ci sono ex compagni di Reggio e altri conosciuti nelle nazionali giovanili. Personalmente esco a testa alta, ho una stagione per lavorare sodo e avere minuti importanti sul parquet. Sarà per la prossima occasione. Mi farò trovare più esperto e pronto per l’azzurro”.

Com’è stato l’arrivederci con il ct Simone Pianigiani?

“Mi ha rassicurato, in questa estate ho svolto un buon lavoro. Lui stesso sottolineava che quest’annata per me sarà fondamentale, con un minutaggio elevato e tante opportunità per migliorare. E’ quanto voglio fare, ho l’intenzione di progredire ogni estate, appunto con l’Italia, sotto tutti i punti di vista. L’esperienza è fondamentale”.

Come si è lasciato con i compagni?

“Gli mancherò, mi hanno detto, a livello di spogliatoio. Siamo professionisti e le decisioni vanno accettate, l’amarezza si può superare”.

Ora torna in vacanza?

“No, sono rimasto qualche giorno a Reggio, con la famiglia e gli amici,  ad Avellino sono arrivato lunedì mattina. La Scandone è già entrata nel vivo della preparazione, mi aggrego dopo il torneo di Sassari. Avrò il numero 14, come a Reggio”.

Chi conosce, tra i biancoverdi?

“Naturalmente Giovanni Pini, mio compagno da anni alla Grissin Bon: è già sceso e mi ha parlato bene della città. E poi il coach Pino Sacripanti, mio allenatore in occasione dell’argento europeo under 20: mi aveva chiamato lui due mesi fa, con molto entusiasmo”.

Che idea si è fatto della nuova squadra?

“Quest’anno è cambiato il trend. Sino alla scorsa stagione tendeva a prendere molti americani, che magari non si integravano alla perfezione, ora è stata costruita una squadra con ottimi propositi: ci sono giocatori esperti e altri giovani, chiamati dal nuovo ds, Nicola Alberani”.

 

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