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Perugia
E’ successa la prima ipotesi, ovvero Perugia ha chiuso la finale scudetto 3-0, abbastanza rapidamente, ancorchè impegnata a fondo da Civitanova. Niente epica, insomma, niente partita infinita, a differenza, per esempio, della semifinale di Champions persa 14-16 al tiebreak da Conegliano.
Sono le settimane chiave della pallavolo, con lo scudetto delle venete e degli umbri, che nel weekend andranno a caccia anche dell’ex coppa dei campioni, assieme alla Lube. Giampaolo Medei è alla 4^ finale persa in stagione, un record che probabilmente sarà corroborato domenica, contro il Kazan, favoritissimo su Perugia, mentre i polacchi dello Zaksa, nonostante Gardini, dovrebbero arrendersi in semifinale all’ex Macerata. Tre su tre, invece, è l’enplein di Perugia, supercoppa e coppa Italia, sempre ai danni dei marchigiani. E’ la vittoria di Gino Sirci, il magnate di questo sport, veste da cowboy e porta lo scudetto in una terra che era stata dominante nel femminile, con la Sirio, e che spera di tornare in serie A nel calcio, con il Perugia di Breda. Perderà Zaytsev, voglioso di tornare al ruolo di opposto, ma inserirà forse il miglior giocatore al mondo, Leon, cubano naturalizzato polacco, in uscita dalla Russia, da Kazan. Dove va Ngapeth, ex Modena, il più talentuoso al mondo.
Di talento ne ha fin troppo Sir Safety, la verve dell’oppostone serbo Atanasijevic impone proprio il sacrificio di Zaytsev, comunque positivo, al pari di Russell, in banda. E’ il tricolore di Simone Anzani, beniamino popolare: “Oh, Anzani, piegagli le mani…”, cantano i sirmaniaci, il popolo più chiassoso del volley. Sottomettono i predators di Civitanova, nella partita del tifo. E’ anche il loro scudetto, insomma. Come del libero Colaci, ieri più puntuale del francese Grebennikov, considerato il numero uno al mondo. E dell’ex Podrascanin, fondamentale nei primi due successi di Perugia. Il 3-0 del primo maggio aveva fatto pendere la bilancia dalla parte dei cucinieri, nella serata chiave è saltata la ricezione, nel secondo set. L’avvio era stato loro, per la prima volta avanti nella serie, sul 12-15, salvo flettersi per 25-22. Il servizio della Sir Safety manda in crisi la ricezione e fa annegare l’hawaiano Christenson, nella costruzione. Il primo scudetto di una squadra maschile del capoluogo della regione verde arriva alla terza finale, la prima venne perduta da un’altra società, a metà anni 2000, contro Treviso. Civitanova non raggiunge i 5 scudetti, perchè nel secondo parziale si attarda sul 21-17, risale ma Juantorena cicca una palla e la gara più significativa: a 32 anni, nonostante il riposo della scorsa stagione, fatica a reggere fisicamente ai massimi livelli negli impegni ravvicinati. Sul 25-23 e 2-0 ti aspetti la resurrezione dei campioni uscenti, Chicco Blengini aveva conquistato anche la coppa Italia, la differenza con l’ex vice d’azzurro Medei è notevole. Il terzo parziale è condotto dal sestetto disegnato dall’ex Stefano Recine, con il +5 di Zaytsev. Kovar aveva rinunciato alla nazionale, impatta a quota 21 ma non basta. E’ festa sino a notte, all’Evangelisti di Pian di Massiano. Qua vicino, allo stadio Renato Curi, il Perugia fu vicecampione d’Italia da imbattuto, quest’anno il volley ne avvicina il mito.
Vanni Zagnoli
Da “Il Giornale”