Di Vanni Zagnoli
C’è il caro Giangio, sulla strada dell’Italia, in semifinale degli Europei, con la Slovenia. Andrea Giani è il primatista azzurro con 474 partite, per rendere l’idea il secondo Andrea Gardini è staccato a 418. Parliamo della generazione di fenomeni, assieme a Bernardi sono entrambi nella hall of fame del volley.
Giani vinse 3 mondiali e disputò 5 olimpiadi, la prima a 18 anni, nell’88, con il professor Pittera in panchina, prima che arrivasse Velasco. “E l’anno prossimo – racconta – a Rio de Janeiro Giannelli dovrebbe essere titolare a 20 anni. E’ uno dei pochi palleggiatori così giovani, in genere nel suo ruolo si matura molto più tardi. E’ davvero bravo, soprattutto lo è stato in coppa del mondo”.
Giani era il vice di Berruto dal 2011, assieme a Brogioni ha pagato il 13° posto al mondiale di Polonia. C’era rimasto male per la decisione del presidente Magri. “Ora per me non c’è rivincita, sono situazioni che nel mondo reale accadono spesso. Quel quadriennio mi ha portato esperienza, spiace per quanto è successo dopo”.
Si riferisce all’esclusione dalla final six di World league di Travica, Zaytsev, Sabbi e Randazzo. “Soprattutto in un gruppo, l’allenatore è come un padre, non mette alla gogna i propri figli. Io ne ho due e, per quanto possano commettere stupidate, gli insegno. Un ct ha anche quest’obbligo, non solo di trasmettere la tecnica. La disciplina vale per tutti, fra l’altro uno dei 4 era il capitano”.
Travica, non richiamato anche perchè Giannelli è già superiore. Come l’Italia sulla Slovenia. “Ma deve dimostrarlo sul campo. Ha qualcosa in più, come la Francia sulla Bulgaria. E Juantorena è fra i 3 migliori schiacciatori al mondo”.
Tv. Ore 16,45 su Rai2 Italia-Slovenia, dalle 19,45 (Raisport) Bulgaria-Francia.