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Vanni Zagnoli
Gli Usa femminili sono come l’Italia al maschile, 4 titoli mondiali, ma in appena 28 anni. La finale è a stelle e strisce, 2-0 in metà ripresa, rigore di Rapinoe e controfuga. La vera finale è stata la semifinale, il 2-1 americano all’Inghilterra, più competitiva dell’Olanda. Mezz’ora equilibrata, poi tre parate dei Paesi Bassi e un rigore reclamato.
A Lione fa caldo, le francesi sono il club più titolato al mondo, la nazionale però è uscita nei quarti, contro gli Usa, sennò magari sarebbe arrivata in fondo. L’opposizione delle arancioni si ferma all’ora di gioco, sul contrasto aereo di van der Gragt su Morgan è rigore al Var, decretato all’arbitra Frappart, francese, coadiuvata dalla romana Manuela Nicolosi, 38 anni. Dal dischetto Rapinoe, signora dai capelli metalizzati, ieri lilla. Lavelle ruba palla a metà campo, avanza con velocità e potenza maschili e scaglia il sinistro rasoterra del raddoppio. Fioccano le occasioni statunitensi, c’è spettacolo, manca il pathos perchè la finale è decisa. L’Olanda ha già fatto troppo, i 17 milioni di abitanti producono 160mila tesserate, 7 volte le praticanti italiane. Il bronzo era andato alla Svezia, le azzurre inseguiranno il podio in Inghilterra, agli Europei del 2021, ma è durissima, perchè sono inferiore alle britanniche e anche Germania e Francia. E’ stato un signor campionato del mondo, certamente il più mediatico. Gli Usa potrebbero battere una squadra italiana di serie C, comunque sono tecnicamente e fisicamente convincenti. Le più belle sono dei Paesi Bassi e le scandinave, chissà se qualcuna diventerà regina di social e tv. Come Regina Baresi, capitana dell’Inter neopromossa in A e volto di Rai2.
Da “Il Giornale”