Parma: Sepe 6,5; Gazzola 6,5 (43’ st Scozzarella sv), Sierralta 5,5, Iacoponi 6, Gagliolo 6, Dimarco 6,5 (48’ st Bastoni sv); Kucka 5,5, Rigoni 5,5, Barillà 6; Sprocati 5,5, Ceravolo 6 (27′ st Siligardi 6) All. D’Aversa 6.
Torino: Sirigu 6; Izzo 6,5, Nkoulou 6, Moretti 6,5; De Silvestri 6, Meité 6, Rincon 5,5 (11’ st Parigini 6), Ansaldi 6 (20’ st Zaza 5,5); Baselli 6,5, Berenguer 5,5; Belotti 6. All. Mazzarri 6.
Arbitro: Doveri di Roma 6. Note: ammoniti Rincon, Gagliolo, Gazzola, Belotti, Ansaldi, Zaza, Sierralta, Izzo e Kucka per proteste. Spettatori: 17mila.
Parma. Con il 12° pareggio esterno (record europeo, fra i grandi campionati), il Torino perde una chance da Champions. E’ superiore, attacca con continuità, Sepe para per tre volte, ma non ci sono occasioni veramente da urlo. Mazzarri fa giocare palla a terra, il Parma è bravo nel controgioco, chiude con attenzione le fasce. I 2mila e passa torinisti speravano meglio, tantopiù quando Belotti parte palla al piede, con potenza alla Cristiano, ma anche nell’ultima opportunità si defila troppo. La regia di Meitè è troppo orizzontale, Rincon si vede poco. Le occasioni sono per Berenguer, per Baselli e Di Marco (parate), mentre Gagliolo non trova la deviazione. Mazzarri resta in maglione, per l’ultimo quarto di gara, gioca le carte Parigini (chiude un contropiede centralmente) e Zaza, utile solo a inasprire i contrasti.
Vanni Zagnoli
Da “Il Giornale”