Il Giornale. Il derby dell’Adige è dell’Hellas-Romeo, con Toni, Pazzini e l’ottimo Ionita. Il Chievo-Giulietta resta alla finestra, Inglese incide poco, Pellissier ancor meno

pazzini
Gianpaolo Pazzini che ha siglato l’unico gol su azione dell’Hellas Verona

Verona-Chievo 3-1

Verona (4-3-3): Gollini 6; Pisano 6, Moras 6, Helander 6, Fares 6,5 (23′ st Emanuelson 6); Wszolek 6,5, Marrone 6,5, Ionita 7; Siligardi 6 (15′ st Albertazzi 6), Pazzini 6,5 (28′ st Bianchetti 6), Toni 6,5. All.: Delneri 7.

Chievo (4-3-1-2): Bizzarri 6,5; Frey 5,5, Spolli 4,5, Cesar 5,5, Cacciatore 5,5; Castro 6, Rigoni 5,5, Pinzi 5,5 (21′ st F. Costa 5,5); Birsa 5 (1′ st Mpoku 6,5); Pellissier 5 (30′ st Floro Flores 5,5), Inglese 5,5. All.: Maran 5,5.

Arbitro: Guida di Torre Annunziata 6 Marcatori: 29′ pt Toni rig.; st 12′ Pazzini, 26′ Pellissier (C) rig, 49′ Ionita.

Note: espulsi nel st per doppia ammonizione Moras al 26’ e Spolli al 34’ Ammoniti: Spolli, Frey, Pinzi, Moras, Wzsolek, Rigoni per gioco falloso. Recupero: pt 0’, st 5’ Angoli: 7-2 per il Verona. Spettatori: 22.635.

Vanni Zagnoli

A chi pensa che Gigi Delneri sia un allenatore bollito, consigliamo di rivedere il derby dell’Adige di ieri sera e soprattutto di studiarne la carriera. Scrisse pagine storiche a Terni e al Chievo, alla Sampdoria e all’Atalanta, ha tre mesi per vergare l’intemerata più folle, la salvezza dell’Hellas, a -7 dalle genovesi. Fa gioire il popolo gialloblù del Verona, con sciarpe e cori di stampo britannico, in un Bentegodi dai larghi vuoti, poichè il Veneto vive la stracittadina più squilibrata, con i clivensi avanti di 9 punti sul Frosinone terzultimo, nella stagione più tranquilla proprio dal dopo Delneri.

E’ Toni a procurarsi il solito rigore, contro Spolli, lo trasforma in due tempi, a quasi 39 anni è fermo a 5 reti. Raddoppia Pazzini, deviazione in autogol dell’ex Cacciatore, con assist del franco-algerino Fares, attaccante adattato a terzino sinistro. Il controgioco di Maran è meno gradevole del solito, nonostante un possesso palla discreto. Non crea occasioni, a parte la girata di Inglese, fuori. A 20’ dalla fine è l’erede di Paloschi a farsi trattenere da Moras, rigore più espulsione (doppia ammonizione). Dal dischetto segna Pellissier, barba inedita, a mascherare l’incidenza nulla, a 37 anni. Il Verona ha costruito tanto di più, compresa l’espulsione di Spolli (atterramento di Emanuelson), e le perle di Ionita, ovvero parata di Gollini e tris allo scadere. C’è da tre stagioni, in serie A, il derby di Ivana Spagna (autrice dell’ex inno del Chievo), Jerry Calà e Damiano Cunego, dell’attrice Eva Grimaldi e dello scrittore Tim Parks (tifosi del Verona): è la 5^ d’Italia per punti complessivi, spettatori e coreografie ma conserva fascino, con quel quartiere di 8mila abitanti vicino alla 13^ salvezza. Guarda sempre l’Hellas dall’alto in basso, come Giulietta Capuleti, quando si affacciava per il corteggiatore Romeo Montecchi.

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