L’integralità del pezzo per Il Giornale, con un grazie a Benny Casadei Lucchi.
Vanni Zagnoli
Carpi (Modena)
“Beati i poveri in spirito perchè di essi è il regno dei cieli”. Quaggiù, nella capitale italiana del tessile, è come si celebrassero le beatitudini evangeliche. C’è ricchezza, grazie al patron Stefano Bonacini, con il suo marchio Gaudì, di abbigliamento giovanile, ma non viene distribuita perchè il monte stipendi è di due milioni e mezzo, un budget da ultimo posto in B. Con il premio salvezza, l’allenatore Fabrizio Castori arriverà a 70mila euro, per questa prima posizione da novembre merita un biennale da top trainer, anche se raggiungerà la serie A a 61 anni.
L’ascesa nel regno dei cieli può già avvenire domani, vincendo a Frosinone, contro una squadra però in lotta per la promozione diretta. Mancano 6 giornate, la parabola è persino più abbacinante della cavalcata del Sassuolo di due anni fa, in dubbio sino all’ultimo minuto, dopo un monologo.
La provincia della Ghirlandina diventerà così la più calcistica d’Italia, affiancandosi ai derby di Milano e Roma, Torino, Genova e Verona, in più c’è il Modena da 15 anni in serie B e allora la terra geminiana affiancherà la Lanterna, perchè nel Genovese l’Entella che in cadetteria si può salvare. Ma in fondo in zona è tutta una festa, perchè Maranello respira per una Ferrari protagonista e Borgo Panigale per la Ducati ritrovata.
Da trovare, invece, c’è uno stadio per il Carpi, perchè il Cabassi con 4200 posti non è proponibile per ospitare Juve-MIlan-Inter, allargarlo è complicato, con quella pista nel velodromo, perciò serve andare in prestito. Bologna era un’opzione, svanita al pari di Reggio (lo stadio Mapei è appunto del Sassuolo e ci gioca pure la Reggiana), restano Modena e Parma. Al Braglia ci sarebbero tifosi canarini, sostenitori della squadra di Melotti e Pavan, a remare contro, sul lungo periodo però si acquieterebbero, quindi è meglio che raggiungere Parma. Dove ben che vada sarà serie B, il contesto sarebbe ideale ma lontano 60 chilometri.
A prescindere, sarà la serie A dei paesi, con 4 microrealtà su 20, un record: i 70mila abitanti di Carpi rimandano alle favole di Chievo (8mila residenti, quartiere di Verona), Empoli (48mila, si guadagna l’11° campionato di A) e Sassuolo (41mila, alla 2^ salvezza in A). Dipendesse da Lotito, il calcio sarebbe solo dei grandi bacini di utenza, ma volete mettere la poesia dei borghi della serie A? Se vi fate una passaggiata carpigiana, troverete ancora qualche segno del terremoto, il distretto però si è rialzato di scatto, seguendo la cavalcata di una squadra che nel 2000 era in Eccellenza e nel 2009 in serie D. E fra un anno si spera nella beatificazione, la prima salvezza biancorossa in A e il titolo olimpico (o due) del tifoso illustre Gregorio Paltrinieri, fondista del nuoto ogni tanto allo stadio. E Paolo Belli, juventino di Carpi, ha la colonna sonora già composta.