L’integralità della presentazione di Cristian Zaccardo, ieri a Carpi. Per il Giornale di Sicilia. Grazie a Filippo Mulè.
Vanni Zagnoli
Carpi (Modena)
Quaggiù, nel distretto tessile, è arrivato un campione del mondo, un grande ex rosanero. A 33 anni, Cristian Zaccardo firma sino al 2017 con il Carpi. Aveva l’ultimo anno di contratto con il Milan, che compartecipa all’ingaggio.
Zaccardo, per lei è un ritorno a casa…
“Già – sorride l’esterno destro -, la famiglia abita a Castelvetro, qui nel Modenese. Ovvero papà Luigi, 57 anni, e mamma Rosanna, 54. Io penso di prendere casa qui in paese”.
Com’è finita con il Parma? Un anno e mezzo fa, al momento di accettare il Milan, puntò i piedi perchè avanzava compensi dal presidente Ghirardi…
“Ho rimesso qualcosa, ero fra i creditori della società fallita”.
Già, a Parma giocava a fare il ds, come raccontava l’ex ad Pietro Leonardi. Aveva giocato anche nel Bologna, a Spezia e in Germania, nel Wolfsburg. Com’è nata la trattativa per il ritorno in Emilia?
“I contatti iniziarono a fine luglio. Volevo però capire se al Milan potevo avere una possibilità con il nuovo allenatore, Mihajlovic. Potevo essere parte del suo progetto, invece ne sono uscito”.
Ecco, da campione del mondo era molto atteso. Invece si è fermato a un gol in 15 presenze, in una stagione e mezza.
“Sono stati i mesi più sofferti perchè ho giocato poco. Soprattutto l’ultimo anno, non mi ha fatto sentire parte del progetto rossonero. Ringrazio comunque per l’opportunità avuta, anche dal Parma, di giocare in un grande club”.
Perchè il ds Sean Sogliano l’ha scelta fra i rinforzi dell’ultim’ora?
“La società biancorossa negli ultimi giorni mi ha contattato spesso, per convincermi e assegnarmi un ruolo importante. Ho valutato e accettato, nell’ultimo giorno di mercato”.
Aveva altre richieste?
“In serie B, ma ho preferito rimanere nella massima categoria. Neanche ho procuratore: faccio da solo, ho sufficiente esperienza per sapermela cavare”.
Farà il difensore centrale?
“Deciderà mister Castori. Per me è indifferente giocare in difesa a 3 o a 5, fare l’esterno o il centrale: sono i miei ruoli naturali”.
Vanta il titolo europeo del 2004, con l’under 21 e la Bundesliga ’08, sempre da titolare. Come si calerà nella lotta per la salvezza?
“Sarà difficile, è un obiettivo che negli ultimi anni non avevo, ma sono a disposizione. In questi due giorni ho visto una squadra vogliosa e carica. Proprio i miei natali modenesi aumentano il piacere di esserci, non è stata una scelta difficile, tantopiù con il supporto degli amici”.
Chiuderà la carriera nel Modenese?
“Ci ho pensato, anche perchè ho un contratto biennale. Ora come ora spero di stare bene qui. Conoscevo il portiere Benussi, ex rosanero, e Borriello”.
Che idea si è fatto delle due sconfitte iniziali?
“Ho visto solo la partita contro l’Inter, la squadra ha offerto una grande prestazione. Dispiace lasciare punti per strada, però ho visto una bella reazione dopo Genova. Occorre fiducia, lavorare senza abbattersi. Con la sosta rientreremo in condizione”.
Lei a che punto è?
“Qui si lavora con carichi di lavoro abbastanza pesanti, dovrò adattarmi. Ma per la gara di Palermo sarò al pari dei compagni”.
Cosa ricorda del quadriennio rosanero, sino al 2008?
“Con quella maglia ho vissuto momenti indimenticabili. Sono arrivato a giocare e vincere il campionato del mondo. Tornare al Barbera sarà sicuramente piacevole”.
vzagn