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Di Vanni Zagnoli
Si potesse rigiocare, quella semifinale con la Slovenia… Certo, il ragionamento vale per molte partite, anche per il 16-14 sull’Argentina al tiebreak, poichè l’Italia in quella notte giapponese aveva rischiato di vanificare la splendida coppa del mondo, però era davvero l’Europeo giusto per rivincere un trofeo internazionale, 10 anni dopo l’oro di Roma con Gian Paolo Montali.
Il tecnico parmense si è poi dato al calcio, il volley nazionale è rimasto ad alti livelli anche con Anastasi, Berruto e adesso con Blengini, ma il bronzo di ieri sa molto di occasione persa. Comunque vale, perchè conquistato sulla Bulgaria più padrona di casa dei nostri, in questo campionato d’Europa condiviso, considerato che semifinali e finali sono accompagnate dal frastuono degli 11mila di Sofia.
La finale per il terzo posto era molto temuta per il fattore campo, i giovani azzurri mostrano la saldezza di nervi venuta meno contro gli sloveni. Quel primo set con appena 12 punti resta un obbrobrio, per usare il termine con cui l’ex Andrea Giani aveva bollato l’esclusione di Travica, Zaytsev, Sabbi e Randazzo dalla Final six di World league. Ieri sono stati i bulgari a sbagliare completamente il secondo parziale, chiuso a 14, ma già il primo era stato azzurrissimo, a parte il 17-16. Tre punti in fila di Buti, capitano per l’assenza di Birarelli, ridanno slancio, mentre Giannelli difende e azzecca un buon turno di battuta. Zaytsev martella con buone percentuali, così Juantorena e Lanza schiacciano appena 4 palloni a testa, nel primo set. Nel secondo, dal 14-12 l’Italia suona con tutti gli orchestrali, diretti da Giannelli, anche terminale aggiunto.
La Bulgaria cambia palleggiatore, Agontsev per Bratoev, dal 12 pari sale sul 19-15 con Uchikov e Aleksiev e incassa la 3^ partita. Sul 6-4 si illude di raggiungere il tiebreak e rimontare l’Italia, come la Francia nell’ultima gara del girone, Lanza però firma il 12 pari. Poi Zaytsev azzecca uno dei suoi proverbiali turni al servizio, salta e propizia 2 muri di Piano e 3 aces. L’ultimo sussulto è sul 18-16, ma il bronzo arriva senza patimenti, grazie a 3 muri in più (5 di Piano), alla precisione in ricezione e alla superiorità offensiva.
E’ il terzo della storia (l’ultimo capitò nel ’97) e anche il 3° podio consecutivo, per un totale di 13 medaglie continentali. Quante ne vanta l’Urss. Da quando si è disgregata, la Russia ha vinto solo il titolo di due anni fa. Dall’Italia ha buscato un doppio 3-0 nell’ultimo mese. Basta questo per alimentare il rimpianto.
Bulgaria-Italia 1-3: 20-25, 14-25, 25-23, 20-25; azzurri terzi.
Finale: Francia-Slovenia 3-0: 25-19; 29-27; 29-27.