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Vanni Zagnoli
Bologna
Dev’essere stata davvero una semplice ubriacatura a portare agli insulti razzisti nei confronti di un cameriere ghanese. In 5 dell’esercito sono stati identificati dalla polizia e poi denunciati per ubriachezza molesta, per un’aggressione che non ha testimoni.
Accade tutto alle 2 di venerdì notte, in un bar pizzeria davanti alla stazione di Bologna, in via Pietramellara. Il 29enne garantisce di essere stato offeso e poi aggredito dai 5 militari, fuori servizio, li aveva rimproverati per l’ebbrezza fastidiosa. “Negro di m…, vieni qua che ti spacco una bottiglia in testa”, gli avrebbero detto. C’è stata una colluttazione e il cameriere è rimasto lievemente ferito: è in Italia da 15 anni, lavora da tempo. È stato lui a chiamare la polizia, che ha trovato in frantumi il vetro del bancone, con leggero ferimento del giovane. Colpito da una scheggia, ma pure da un pugno e da una sedia alla schiena.
“E’ iniziato tutto – racconta l’africano -, quando gli ho detto di comportarsi bene”. I cinque erano all’opera per il progetto “Strade sicure”, proprio per sensibilizzare ai comportamenti in auto, strano che si siano lasciati andare così, nel dopo lavoro. “Disturbavano i clienti, parlando ad alta voce e mettendo i piedi sui tavolini: erano già stati sgarbati con un collega. Al richiamo, invece di fermarsi mi hanno insultato”.
In due gli lanciano addosso una sedia, lui si difende brandendo l’aggeggio per tagliare le pizze, uno dei 5 dà un pugno sul vetro del bancone, mandandolo in frantumi. Gli ospiti nel mirino hanno fra i 25 e i 34 anni, sono clienti abituali e mai hanno creato problemi. Sono in borghese, i poliziotti li rintracciano poco lontano dal locale. Il cameriere è uscito ieri dal pronto soccorso dell’ospedale Maggiore, ancora deve decidere se denunciare o meno e gli stessi gestori valutano se procedere per il danneggiamento del bancone, anche perchè i militari andranno a scusarsi e ripagheranno il danno. Come sempre, i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona potrebbero fare la differenza, nel prosieguo delle indagini. Spiace che giovani dell’esercito si siano lasciati andare in questo modo, magari con quelle brutte frasi. Un’ubriacatura può capitare a chiunque, stupisce che avvenga in gruppo e in un posto a loro noto. Magari proprio l’essere di casa li ha spinti oltre nei comportamenti e nelle parole. Magari ha reagito male alla situazione anche il cameriere.
Da “Il Giornale”