Una pipe di Osmany Juantorena
La prima stesura del commento a Italia-Tunisia, con la storia di Nacci, ct del Venezuela
La coppa del mondo di volley è persino noiosa, con molte partite scontate, fra le 11 disputate da ciascuna squadra. La formula del girone all’italiana è unica, nello sport mondiale, anche molto equa, però mancano alcune delle migliori, per rappresentare ogni continente. Sono assenti Francia e Serbia, finaliste di World league, e Bulgaria, da sempre ai vertici.
L’Italia ha comunque onorato il pronostico anche ieri, a Osaka, senza concedere set neppure alla Tunisia. E stamane, dalle 8,10 (skysport2) probabilmente si ripeterà con Venezuela, guidata dal pugliese Vincenzo Nacci, l’unico nostro ct in Sudamerica, fra tutte le discipline. “Da giovane – racconta – facevo il barista e poi l’agente di commercio. E 5 anni fa venni operato per un tumore a un rene. A Caracas abbiamo donne bellissime ma anche povertà e criminalità. E nel volley siamo competitivi”.
Vanni Zagnoli
Italia-Tunisia 3-0 (25-18, 25-23, 25-22): Giannelli 1, Zaytsev 16, Juantorena 12, Lanza 15, Anzani 7, Piano 5; Colaci (l).