Firenze
In carrozza verso il Belgio, alla semifinale, obiettivo minimo, con il secondo set balbettato e due trionfali.
Il quarto di finale inizia con un parziale di ritardo, nel senso che il primo non è proprio giocato dalla Francia, 7-0 con la battuta flottante di Alessia Orro e il 25-14 con 6 muri, metà di Danesi. Niente cambi, fra le azzurre: Mazzanti impara da Fefè de Giorgi, che innesta magari solo lo specialista degli aces Sbertoli. Il secondo parziale vede il 13-15 transalpino, con il muro subito e un errore di Antropova, allieva di Barbolini, qui nello Scandicci. Entra Egonu per Orro, come spesso, Sylla piazza un muro da urlo ma pure lo subisce. Bosio per Antropova completa le sostituzioni tattiche: Egonu è abituata da anni a giocare per intero tutte le partite, comunque pareggia con lungolinea e muro. Danesi mette la freccia, Paola esce, Pietrini azzecca una bella palla, non Sylla: 24-25. Antropova piazza l’ace, un challenge porta il setpoint, chiuso da Pietrini (29-27). Il terzo in questi casi è sempre agevole, sul 10-3 di Sylla e Pietrini è fatta. C’è spazio per un colpo di prima di Orro alla Giannelli, per belle difese di Fersino, non per Egonu: 25-15.
L’Italia raggiungerà oggi Bruxelles. Dove alle 17 si giocherà Turchia-Polonia, la sfida tra Santarelli e Lavarini designerà l’avversaria di venerdì. Alle 20 la Serbia di Guidetti è favoritissima sulla Rep. Ceca e lo sarà anche nella probabile semifinale con l’Olanda, che liquida per 3-0 la Bulgaria di Micelli.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”
