C’è un pizzico di allarme, per l’Italia, a tre mesi dai mondiali, con finale a Torino. Gli azzurri passano dal successo sul Brasile, la migliore del millennio, alle sconfitte con Canada e Argentina. 3-0 dalla nazionale di Velasco, nonostante i 16 punti di Zaytsev, che a Modena sarà allenato dal guru della pallavolo italiana, 66enne.
A San Juan, i biancocelesti giocano in casa e colgono il primo successo nella Nations league, in 6 gare: Facundo Conte (12 punti) è l’opposto, al centro Solè (10, giocherà a Verona), in banda Poglajen, vincitore della Challenge cup a Ravenna.
Il 25-19 è mortificante, il 33-31 sorprendente, per i 10 errori punto azzurri e gli 8 setpoint sprecati, anche per merito delle difese di Danani. Il ct Blengini era stato vice di Velasco, a Piacenza, Modena e a Montichiari, lancia Mazzone, Baranowicz in regia e Parodi per Randazzo, vulnerabile, eppure l’Italia si attarda, sul 14-11, sino al 25-20, con 15 punti di Juantorena. A Osaka tornano il trevigiano Candellaro al centro e il libero padovano Balaso. La nazionale ora sarebbe fuori dalle final 6 di Lilla, in Francia. Comandano Polonia e Brasile con 5 vittorie e 15 punti, poi gli Usa a 14, la Russia a 4 successi e 13 punti. Quindi Francia a 13, Canada 12, Italia a 11 e la Serbia a 9, tutte con 4 affermazioni.
A proposito di Serbia, sarà l’avversaria della nazionale femminile, oggi, a Rotterdam, dalle 16,30 (su Raisport la differita alle 22,35). Domani alle 19,30 la sfida all’Olanda, giovedì alle 16,30 la Rep. Dominicana. L’Italia ha 4 vittorie e 14 punti, ovvero 2 e 5 punti in meno della Turchia, quinta e al momento ultima qualificata per Nanchino, in Giappone. Le azzurre sono ottave.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”