Torino
Davanti ai 3mila del Pala Gianni Asti, tempio di un basket che fu, l’Italia regola anche la Bosnia Erzegovina senza concedere set. C’è Paola Egonu, per la prima volta dall’inizio, in questo Europeo, e di fronte ha Dajana Boskovic, sorella maggiore di Tijana, una delle pallavoliste più forti al mondo, della Serbia, ma la bosniaca non è al suo livello. Solita festa in musica, con omaggio anche a Toto Cutugno. Dal 12 pari le azzurre (in blu) allungano dsufficienti a evitare il punto a punto. Mazzanti impiega regolarmente Bosio, seconda palleggiatrice, in un doppio cambio tattico, il 25-21 è firmato da Egonu. Dopo il riposo con la Bulgaria, torna libero la chioggiotta Eleonora Fersino. Sylla ha una superprotezione al ginocchio destro, arriva quasi in tribuna per difendere un pallone, mentre Elena Pietrini è l’unica forse al mondo a non indossare ginocchiere, sbaglia una palla facile e lascia a Degradi che piazza il 20-10. Il 25-17 arriva con altre due riserve in campo, Squarcini e Nwakalor. Le bosniache sbagliano in ricezione, l’Italia fatica a tenere alta la concentrazione (11-10) ma chiude 25-19, con Omoruyi sul parquet, è una delle 4 di origine africana.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”