Vanni Zagnoli
Sette anni dopo, torna in Italia la finale di Champions league femminile, sarà Cremona a ospitarla, con l’organizzazione di Casalmaggiore, scudettata in carica e passata come prima nel suo girone. L’ultima finale donne ospitata dal nostro Paese fu nel 2009, a Perugia, e allora vinse Bergamo, con Barbolini in panchina e oggi tecnico casalasco, e in campo c’era Lucia Bacchi, adesso tornata al club lombardo. Le semifinali si giocheranno sabato 9 aprile (Casalmaggiore è qualificata di diritto), le finali domenica 10. Piacenza se la vedrà con il Sopot, allenato da Micelli, con l’andata in Polonia: la vincente affronterà una squadra russa, Kazan o Urallochka, per accedere alla semifinale; eliminata, invece, Novara.
Le finali maschili saranno a Cracovia e Trento ha la possibilità di arrivare in Polonia, perchè nei playoff a 12 è attesa dal Lennik (andata in Belgio) e poi dalla vincente fra Tours (Francia) e Belgorod (Russia). Più complicato il cammino per le altre due italiane, che si troveranno eventualmente di fronte nel quarto di finale. Intanto animeranno la doppia sfida con la Turchia: Modena incrocia l’Haklbank Ankara, Lube Civitanova fronteggia Smirne; entrambe le gare di ritorno sono in Italia, a inizio marzo. Completano il tabellone Danzica-Kazan (è durissima per l’ex ct azzurro Anastasi, sulla panchina dei polacchi) e Belchatow (Polonia)-Ziraat (Turchia). Nei quarti di coppa Cev, Perugia se la vedrà con la Dinamo Mosca. Qualificata anche Verona, in Challenge cup.
A cura di Alessandro Mazzarino