Nell’Italia a caccia del titolo mondiale, dalle 15 di oggi con il Camerun, su Rai2 e su Skysport1, l’Imoco non è più il partito di maggioranza. Ha perso le attaccanti di punta: Egonu a Istanbul troverà il ct della Turchia, Giovanni Guidetti, mentre Sylla va a Monza, da dove arriva la schiacciatrice Alessia Gennari. Conegliano ha ingaggiato la centrale Marina Lubian, vincitrice della Challenge cup a Scandicci. Resta, naturalmente, la bandiera Monica De Gennaro, 35 anni e mezzo, miglior libero degli ultimi due mondiali, nel quarto posto di Milano 2014 e nell’argento di 4 anni fa, in Cina, e poi nell’oro estivo di Nations league.
Novara ha le altre tre centrali, Chirichella, Danesi e Bonifacio, più il secondo libero, Eleonora Fersino, 22 anni, di Chioggia, cresciuta nel Clodia e poi al Piave di Noventa. Poi due stagioni a Conegliano e da una a Novara.
Marina Lubian, l’unica veneta del gruppo sarà davvero l’erede di Monica De Gennaro?
“Fersino ha grande talento e tutte le capacità di guadagnarsi il posto in nazionale”.
Il padovano Fabio Balaso è premiato come miglior libero del mondiale vinto dall’Italia, si fa la differenza anche con tuffi e ricezioni?
“La pallavolo è uno sport di squadra in cui tutte le pedine sono fondamentali, senza un primo tocco di qualità il gioco è sicuramente più complicato”.
Ad Arnhem, in Olanda, alle 18, incontrerete lunedì Porto Rico, martedì il Belgio e giovedì il Kenya. La chiusura del girone sarà domenica 2 ottobre, con l’Olanda, alle 16. Fiamminghe e Paesi Bassi possono insidiare il vostro primato?
“Le avversarie non vanno sottovalutate, è una competizione a cui tutte vogliono arrivare pronte, abbiamo battuto Belgio e Olanda nella Vnl, hanno giocatori di grande rispetto e quindi ci prepareremo al meglio per incontrarle”.
Passano le prime 4, come dalla seconda fase, poi l’incrocio ai quarti. Lì l’Italia ritroverà una squadra già incontrata nel primo o nel secondo girone, probabilmente Brasile o Cina, Olanda o Giappone. E’ strano?
“Per raggiungere l’obiettivo finale va incontrata la maggior parte delle squadre, la formula va accettata, non sarà un problema reincontrare una nazionale già affrontata, anche nell’ipotetica semifinale”.
Marina, entrò anche nel mondiale in Cina, a 18 anni, che effetto le fa essere parte della nazionale femminile più amata dagli italiani?
“Essere qui è un onore e un privilegio, darò il meglio di me per aiutare la squadra a raggiungere l’obiettivo che ci siamo poste”.
Sono 62 anni che non avviene la doppietta iridata, ci riuscì solo l’Urss. Essere favorite vi spaventa?
“È la parola che ci viene affiancata più spesso in questo periodo, siamo consapevoli dei nostri mezzi e abbiamo ambizioni. Non ci mette pressione, sappiamo cosa ci attende e nulla ci è dovuto”.
La coppa del mondo dura 23 giorni, con 12 partite, per chi arriva in semifinale: l’Italia di De Giorgi ha vinto con sole 7 gare, voi reggerete sul piano fisico?
“Il mondiale è molto lungo, ci siamo preparate in questi mesi, siamo prontissime”.
Daniele Santarelli allena la Serbia, campione in carica, e viene dai 4 scudetti a Conegliano. Guidetti al Vakifbank dal 2008 ha vinto tutto. Lavarini guida Novara e la Polonia coorganizzatrice, dopo l’incredibile semifinale olimpica con la Corea del su. Micelli è con la Bulgaria, 20 anni fa era staff di Bonitta, campione del mondo con l’Italia. Gli allenatori italiani sono sempre i migliori al mondo?
“In questi anni, ovunque hanno dimostrato che la nostra scuola di pallavolo è di altissimo livello”.
Marina, come farà a contendere il posto a due centrali fra le migliori al mondo, Chirichella e Danesi?
“Daró il 110% come sempre. Il ct Mazzanti farà le sue scelte, contendere lo spazio a due centrali di livello assoluto è uno stimolo per me, mi aiuta a migliorare giorno dopo giorno e non vedo l’ora di mettermi alla prova di nuovo”.
Cosa prova quando piazza un muro punto?
“Mi dà una forte carica e adrenalina, credo sia una delle cose che mi da più soddisfazione”.
Le azzurre sono uscite ai quarti in 4 olimpiadi su 6, ai mondiali forse non esiste più questo rischio, grazie all’oro europeo di un anno fa in Serbia e al trionfo in Nations league con il Brasile. I quarti saranno martedì 11 ottobre, ad Apeldoorn e a Gliwice, idem le semifinali, mercoledì 12 e giovedì 13. L’Italia vale le finali, ad Apeldoorn, sabato 15. Paola Egonu è la migliore giocatrice e più pagata al mondo, guadagnerà un milione l’anno, agli Europei del 2017 e del ’19 non era stata impeccabile, ora è fortissima anche mentalmente.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”