Il Gazzettino, volley femminile. Gli Europei al via dal 23 agosto. Anna Danesi: “Il girone è alla portata”. Conegliano alla 6. vittoria in sequenza: “Avevamo pagato le partite ravvicinate e le fatiche postmondiali. Egonu e Haak le migliori della serie. Hill la pantera più continua”

Anna Danesi (volleynews.it)

Otto anni dopo l’oro in coppa del mondo, l’Italia proverà a rivincere una grande manifestazione, gli Europei, al via venerdì 23 agosto, in quattro Paesi, come avverrà anche al maschile, secondo il trend di questi anni, a organizzazione multinazionale.
L’Italia è nel gruppo B, giocherà a Lodz, il debutto sarà contro il Portogallo. Domenica 25 l’Ucraina, il 26 con il Belgio, il 27 la Slovenia e giovedì 29 la Polonia padrona di casa, l’avversaria più quotata, con le belghe. Ad Ankara si esibirà la Turchia del modenese Giovanni Guidetti, con la Serbia oro iridato, Bulgaria e Francia, Finlandia e Grecia. A Budapest il girone C con l’Ungheria, ma le favorite sono Olanda, Croazia e Azerbaijan, su Romania ed Estonia. A Bratislava la Slovacchia, con Russia e Germania da primato, sulla Bielorussia, mentre Spagna e Svizzera difficilmente passeranno. Si qualificano le prime 4 di ogni raggruppamento, gli ottavi saranno dal 1° settembre, nei 4 paesi ospitanti, secondo questo schema: la prima della pool A contro la 4. della C; A2-C3, A3-C2, A4-C1, B1-D4, B2-D3, B3-D2 e B4-D1. Si aggiudicassero il girone, dunque, le azzurre incrocerebbero probabilmente Slovacchia, Bielorussia o Svizzera. Il 4 settembre, i quarti verranno disputati in Polonia e Turchia, le semifinali e le finali ad Ankara, il 7 e l’8 settembre: la semifinalista maturata in Ungheria si sposterà in Turchia; dalla Slovacchia, chi passa andrà a Lodz.
«Da vicecampionesse mondiali – spiega Anna Danesi, centrale del Conegliano, miglior muro in Cina -, avremo gli occhi puntati, tutte daranno il meglio, contro di noi. Il girone è alla portata, Polonia e Belgio non sono da sottovalutare, il difficile sarà mantenere le aspettative. Speriamo di ritrovare la finale: la Serbia parte è un po’ avanti a tutte».
Il ct Davide Mazzanti: «In estate conosceremo meglio polacche e belghe, avversarie in Nations league. E il Belgio è pure nel nostro girone di qualificazione alle Olimpiadi».
Proprio a Lodz, città famosa per il calcio (il Widzew perse la semifinale di coppa dei Campioni, nell’83, con la Juve), l’Imoco si è rimessa in carreggiata in Champions, dopo la sconfitta in Germania, con lo Schwerin. Il 3-0 con parziali a 20, 15 e 17 porta a 6 la striscia di successi, di cui tre in campionato e due in coppa Italia. Nell’andata, le pantere avevano perso a Villorba con Novara e con la matricola Brescia e a Scandicci. In Polonia, eccellente la distribuzione di Wolosz, vogliosa di rimettersi a nudo, come quando festeggiò l’ultimo scudetto di Conegliano, coprendosi solo con il trofeo.
«Nella stagione postmondiale – riflette Anna Danesi – si avvertono le fatiche. Non abbiamo smesso un secondo di giocare, neanche la scorsa annata, considerate la Nations league e la preparazione al mondiale. Le partite sono così ravvicinate che non si può essere sempre al top, abbiamo comunque superato il momento negativo. Spero di vincere ogni gara, il campionato quest’anno è ancora più tosto. Tante energie se ne vanno nei viaggi, come al rientro da est, non sempre si recupera».
Sabato, a Novara (dalle 20,30, su Raisport) con un 3-1 si aggancerebbero le vicecampionesse d’Italia, al primo posto. «Sarà una bella partita di sicuro, contro Paola Egonu, la miglior del campionato, assieme alla svedese Haak, di Scandicci: nel confronto diretto hanno segnato 40 punti a testa, sono fuori dal normale».
Martedì le gialloblù saranno a Bergamo, sabato a Verona contro le fiorentine, nella semifinale di coppa Italia. «Sarà tosta, come il girone di ritorno. Vinta la supercoppa, vorremmo ripeterci. Il nostro gioco è più armonioso, sinora la migliore di noi è stata l’americana Kimberly Hill, non ha sbagliato una partita. Novara dà solo la palla a Egonu: comunque, diffidi delle giovani di Busto Arsizio, nell’altra semifinale di coppa». 
Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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