Il Gazzettino, volley. Il capolavoro di Giani, batte l’Italia con la Slovenia: in finale con muro, attacco e battuta molto superiori.

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Andrea Giani

Vanni Zagnoli

E’ Andrea Giani a vincere la sfida dei vice ct diventati grandi. Un anno fa venne congedato dal presidente federale Magri, in 6 mesi porta la Slovenia al successo nella European league (la World league per l’Europa di secondo piano) e a una finale europea inimmaginabile, per i suoi 2 milioni di abitanti. Blengini gli era stato preferito come secondo di Berruto e poi come capoallenatore, con Corsano vice: l’ex libero era capace di vincere 7 trofei, con la nazionale, accanto proprio al totem Giani. Personaggi che, intrecciati, portano a una grande delusione per l’Italia, finalista nelle scorse edizioni tramite i successi in semifinale contro ct nostrani. Il 3-1 rifilato nel 2011 alla Polonia di Anastasi e due anni fa alla Bulgaria di Placì stavolta vengono subiti e doveva essere la sfida più agevole. “Blengini ha introdotto cose semplici, che fanno giocare bene”, diceva Zaytsev. Peccato che nella serata più importante vengano meno. Gli sloveni sono schiaccianti a muro (12 contro 4), in attacco (17% di positività in più) e al servizio (8 aces contro 5).

Sul 13-8, Lanza sbaglia, saltano le ricezioni di Colaci e di Antonov, entrato per Juantorena. Il ct amante del caffè ne cambia tanti, compreso il palleggiatore Giannelli, per una volta non lucido. Lanza è il più bersagliato, in ricezione e a muro, Blengini non gli leva fiducia ma il primo set vede gli azzurri incredibilmente doppiati. Solo Juantorena è su percentuali offensive accettabili, il centrale Piano non entra mai davvero nel match. Nel secondo set, Buti esulta con i compagni per ogni punto e azzecca l’ace della parità. Si inceppa l’opposto Gasparini, che Giani ebbe a Verona, dall’11-14 la Slovenia piazza però un 5-0 che ribalta la contesa. Anzani entra per servire, è il centrale di Verona, Giannelli piazza l’ace del +1 (18-19) ma si procede così, sul filo dei nervi. Zaytsev azzecca due punti, Lanza mantiene il +2, Cebulj sbaglia la battuta e così la parità è centrata, grazie alla continuità di Buti e Juantorena.

Nel 3° set, il 12-12 è su spettacolare rigiocata di piede di Anzani, novità introdotta pochi anni fa ma sempre inconsueta. Il muro fatica sempre, Juantorena mette fuori e sul -3 il set scivola via, tantopiù con l’ace su Lanza. La mossa del secondo libero in campo, Rossini, per rafforzare la ricezione, non ha il successo riscosso con Finlandia e Russia. I nei vengono evidenziati dai timeout da Blengini: “Su palla lenta attacchiamo troppo presto. Facciamoci il c… in difesa e attacchiamo a palla alta”.

Per il 4°, Piano rientra al centro, Juantorena regala il 5-7, contrattacco e muro sloveni funzionano meglio. Lanza resta troppo in campo, viene murato al pari di Zaytsev. Dentro Vettori, poi Antonov, al massimo però arriviamo a -2, con l’ace di Piano, suo unico squillo. Festeggiano qua vicino, oltre nordest.

SLOVENIA-ITALIA 3-1 (25-13, 23-25, 25-20, 25-20): Giannelli 3, Zaytsev 15, Buti 6, Piano 1, Juantorena 15, Lanza 8; Colaci (l), Anzani 1.

Bulgaria-Francia 2-3

OGGI. Su Raisport, alle 19,45 la finale Slovenia-Francia; alle 16,30, per il 3° posto Bulgaria-Italia.

 

 

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