Il derby dell’Adige è dell’Hellas, per ora a un punto dalla zona salvezza. Il Verona deve fare la partita, punge con qualche buon cross, il quasi debuttante Felicioli è anche elegante, al posto di Kean, che ha provato sino all’ultimo, ma inefficace e sempre alla ricerca del suo primo gol da professionista. Dalla mezz’ora esce il Chievo, 2 vittorie nelle ultime 18 gare eppure dignitoso. Avvicina il vantaggio con Bani, il difensore ex Pro Vercelli titolare da gennaio, e con Castro, sfuggito a Vukovic ma non all’uscita del portiere. All’intervallo il cambio fra assonanti offensivi, nel Chievo, Giaccherini per Meggiorini, quest’anno senza gol. La squadra di Maran pensa come sempre al pari, senza rinunciare a pungere, sarà l’Hellas ad aggiudicarsi il derby del tifo, ma pure la 3^ partita sulle ultime 10, di cui 7 perse. E’ in inferiorità numerica a centrocampo e anche meno tecnico, la risolve con il cross basso di Verde da sinistra, sfuggito a Hetemaj, Antonio Caracciolo gira un sinistro sporco (Cacciatore è in leggero ritardo), è al 2° gol in A, a 28 anni, ha debuttato in questa stagione. Il resto è buona lena clivense, gioco corale con Pellissier e dunque 4 elementi offensivi, senza tuttavia insidiare Nicolas. Maran merita un plauso perchè schiera 7 italiani (contro i 5 di Pecchia), dal successo d’andata è in crisi. I vecchi Danielli e Gobbi forse sono all’ultima stagione in A, Gaudino per ora ha nulla del padre, protagonista in Bundesliga.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”