(v.zag.) Arriverà, prima o poi, ma per ora il Venezia di Stefano Vecchi è una delusione. Non va oltre il punto al Penzo, contro la cenerentola Livorno, al secondo punto in stagione, con Lucarelli. Pippo Inzaghi magari non giocava bene eppure macinava punti, ora si rischia di perdere il treno per la serie A diretta: per i playoff c’è tempo, tantopiù con 3 squadre in meno. Alla primavera dell’Inter, Vecchi coniugava prestazioni e successi, magari ai supplementari, ma era infallibile. E in serie B era già stato discreto a Carpi, non meritava l’esonero. Il 3-5-2 soffre per un tempo il 4-4-2 labronico, sospinto da Murilo e Diamanti, a 35 anni tornato da serie A. A metà primo tempo, salvataggio sulla linea di Modolo, traversa di Murilo su corner, di Diamanti. Che segna su rigore. Per il Venezia pericoloso solo Suciu con un destro da fuori, alto. Vecchi è talmente insoddisfatto che leva Coppolaro, centrale di difesa, per Segre, centrocampista, dopo mezzora. Il pari è su esterno destro di Citro, nell’angolino, nella ripresa.
A Lecce, vantaggio salentino su rigore di Mancosu al 14’, pareggia al 36’ st Strizzolo per il Cittadella. A Salerno la caduta del Verona, a metà secondo tempo Jallow. Lo Spezia supera il Carpi, avanti con Mokulu; pari di Galabinov, risolve Maggiore.
Da “Il Gazzettino”