Il vizietto di Domenico Berardi è l’espulsione facile. Alza magari il gomito, talvolta entra in maniera scomposta o nervosa, gli è capitato 4 volte in meno di due anni, al Sassuolo, ieri sera è riuscito a farsi cacciare anche con l’under 21. Nell’amichevole con la Serbia, a inizio ripresa, già ammonito, interviene in ritardo: il fallo c’è, niente di che, l’arbitro fa scattare un secondo giallo eccessivo. Il talento calabrese vive una stagione con più bassi che alti, fa impallidire il ricordo dei 4 gol al Milan, costati l’esonero ad Allegri.
La gara di Benevento è vera, c’è ritmo discreto, non grandi emozioni, la sfida c’era già stata, e accesa, nel girone di qualificazione agli Europei. I serbi sono pericolosi al 12’ con il palo di testa di Pesic su angolo, replicano da fuori lo juventino Sturaro e l’irpino Trotta, prima dell’intervallo. Nel secondo tempo si susseguono i cambi, in generale è un passo indietro rispetto allo spettacolare 2-2 di Germania. Arriva anche il gol, su assist di Causic, Milunovic sfugge a Rugani e infila Bardi, che avrebbe dovuto restare fra i pali. Al 20’, Sabelli rischia il cartellino rosso, poi Cataldi guida la riscossa e Belotti avvicina tre volte il pari. Di Biagio a maggio definirà la rosa per la Rep. Ceca, da nordest porterà il mancino Biraghi (Chievo), il trevigiano Battocchio (Entella) e l’ex Cittadella Baselli (Atalanta), già azzurrini nell’èra Mangia. Di quel biennio resta la vulnerabilità.
ITALIA-SERBIA under 21 0-1: 15’ st Milunovic.