Quindici anni dopo, l’under 19 prova a bissare l’unico titolo europeo di categoria, conquistato proprio contro il Portogallo, dal ct Berrettini, con la classe 1984. Di quel gruppo, hanno avuto la miglior carriera Chiellini, Pazzini, Aquilani, l’ex udinese Lodi e il friulano Padoin.
A Seinajoki, in Finlandia, si gioca alle 18,30, c’è la diretta su Rai2, per mobilitare l’evento, esattamente come per la semifinale di pallanuoto. Non più solo Raisport, insomma, per gli azzurrini e lo meritano perchè possono illuminare un decennio senza successi, come nazionali di calcio.
L’Italia è anche espressione del calcio delle nostre regioni, il ct Paolo Nicolato è stato allenatore in seconda al Chievo e poi campione d’Italia con la primavera, nel 2014, unico trofeo assoluto nella storia dei veronesi. Impresa doppia, considerato che 4 anni dopo nessuno fra quanti batterono il Torino in finale è protagonista in serie A o B.
L’assistente è uno dei fratelli Gasparetto, Mirco, 38 anni, trevigiano di Asolo, ex Montebelluna, Padova, Chievo, Real Vicenza e Villafranca. Il leader difensivo è Davide Bettella, 18 anni, padovano, campione d’Italia con l’Inter e ora all’Atalanta, e i fra tanti azzurrini che offrono plusvalenze ai club che li scoprono. «I portoghesi sono molto forti – sottolinea -, hanno velocità e buona tecnica. A parte le individualità, è bene organizzato il collettivo».
Altro difensore centrale è Gianmaria Zanandrea, da Noventa Vicentina, della Juve, mentre il capo delegazione è Massimo Paganin, vicentino ex Inter, da anni commentatore Mediaset.
Nel girone, l’under 19 battè i lusitani per 3-2, nel secondo tempo i gol di Capone e Luis, Scamacca e Frattesi, infine Quina.
«La nostra vittoria precedente – sostiene il ct Nicolato – vale zero, anche se è stata la loro unica sconfitta subita nel biennio di gare ufficiali. E la finale è sempre diversa dalle altre partite».
Da allora i rossoverdi hanno superato la Finlandia, rifilandone 5 all’Ucraina, prima nell’altro gruppo.
«Hanno caratteristiche simili ai francesi, che abbiamo regolato in semifinale. Giocano un calcio molto d’attacco, di un ottimo palleggio, letale dalla tre quarti».
Helio Sousa è l’allenatore avversario: «Siamo in grado di battere chiunque, ma l’Italia ha una grande squadra, ha giocato un ottimo calcio e belle individualità».
La migliore è Zaniolo, il trequartista figlio dell’ex cannoniere dello Spezia, anche in B, passato dall’Inter alla Roma. In avanti, è l’unico certo del posto, con il rientro da squalifica di Gabbia a centrocampo e di Scamacca: in lizza con altri 4 per due posti.
Sugli spalti del Sinajoki stadium ci saranno come sempre il vice commissario della Figc Costacurta, il tecnico dell’under 21 Di Biagio e il dg Uva. Che ricorda: «Il progetto è iniziato nel 2015, basato su investimenti in strutture, uomini e tecnologia». Dai dettami di Sacchi e del bassanese Maurizio Viscidi.
Italia (4-3-1-2): Plizzari (Milan); Bellanova (Milan), Bettella (Atalanta), Zanandrea (Juve), Tripaldelli (Sassuolo); Frattesi (Sassuolo), Tonali (Brescia), Gabbia (Milan); Zaniolo (Roma); Kean (Juve), Scamacca (Sassuolo), Capone (Atalanta). All: Nicolato. A disp: Cerofolini, Candela, Del Prato, Marcucci, Melegoni, Mallamo, Brignola, Pinamonti, Kean.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”