A Kiev, agli Europei di tuffi, arrivano per l’Italia un bronzo e un oro, che parla anche bellunese. Perchè Noemi Batki fra i 3 e 18 anni ha vissuto in area dolomitica, prima di trasferirsi a Trieste. Nata in Ungheria, è una delle tante nuove azzurre del nostro sport, si è aggiudicata il titolo dalla piattaforma da 10 metri, nei tuffi sincronizzati, assieme a Chiara Pellacani, romana.
A 32 anni, Noemi si aggiudica la prima medaglia d’oro nella specialità, dopo i bronzi di Brenda Spaziani e Valentina Marocchi (Madrid 2004) e dopo il suo bronzo, con Tania Cagnotto, a Eindhoven nel 2008. Pellacani e Batki chiudono con 290,34 punti, sulle britanniche Banks e Martin (284,40) e sulle favorite, le russe Beliaeva-Timoshinina (277). Un bel margine, per le azzurre, da podio ma non da gradino più alto, dopo il 7° posto mondiale.
La coppia è eterogenea, Chiara ha appena 17 anni, 15 in meno della nordestina: all’ultimo tuffo di riscaldamento si procura una contrattura al tricipite, che non condizionerà la gara. E’ un peccato che il primo posto non basti per la qualificazione olimpica, a Tokyo si tufferanno appena 8 coppie: 3 carte sono state attribuite con il mondiale, una spetta al Giappone ospitante, le altre saranno in palio alla World cup, a Tokyo, ad aprile. Il tecnico Domenico Rinaldi si lustra gli occhi con il doppio salto mortale e mezzo indietro, avvitamento e mezzo, ultima interpretazione di giornata.
«E’ una medaglia molto pesante – riflette Noemi -, perché stiamo insieme solo da tre anni, i margini per migliorare sono tantissimi. L’oro mi ripaga della delusione individuale, dimostra la bontà di due anni di percorso. Abbiamo fatto una gara perfetta, pulita, senza distrarci con gli errori altrui».
Restiamo in attesa di Tania Cagnotto e di Francesca Dallapè, ma dal trampolino. Le attendevamo al mondiale di Corea del sud e pure agli Europei, evidentemente non sono in condizione. Il bronzo è di Lorenzo Marsaglia, nel trampolino da un metro, è il primo podio internazionale per il 22enne romano. Solo 10° Giovanni Tocci, argento in carica. Marsaglia si è conquistato la terza moneta all’ultimo tuffo, di giustezza, sul britannico Houlden: oro al tedesco Patrick Hausding, argento Ucraina, per Kolodiy, idolo di casa.
Gli Europei proseguono sino a domenica, arriveranno altre soddisfazioni, dopo gli 0 podi di Gwangju, perchè il livello continentale non è così elevato. Oggi debuttano in competizione internazionale, insieme, i fratelli Verzotto. Dalle 16,30, con diretta su Raisport, vivranno la finale della piattaforma sincronizzata, dalle 18 invece l’ultimo atto del trampolino da 3 metri, con Elena Bertocchi e Chiara Pellacani probabili protagoniste. I Verzotto sono bolzanini, Maicol ha 21 anni, Julian 17, difficilmente saliranno sul podio, resta la più bella storia italiana della manifestazione. Perchè nella storia del nostro sport sono inconsueti fratelli a così alto livello, c’erano giusto i Baresi, in nazionale, Franco e Beppe, quasi mai però titolari assieme.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”