(v.zag.) Il turnover funziona, Ancelotti vince a Torino cambiando parecchio, sempre, fra Champions e campionato, è il modo migliore per restare incollati alla Juve. La filosofia è opposta a quella di Sarri. La trasferta dell’Olimpico va al contrario rispetto alla sconfitta di Genova con la Sampdoria, nel primo tempo i granata faticano a toccare palla. Luperto terzino sinistro è una bella sorpresa, nel 4-2-3-1, piace anche Rog, mai titolare con Sarri, in A. Convince finalmente anche Verdi, con Insigne l’arma in più dei primi 45′. Senza De Silvestri e Iago Falque, l’ex Mazzarri lancia per la prima volta la coppia Zaza-Belotti ma il Torino è lento. Il rinvio di Moretti colpisce N’Koulou e favorisce il vantaggio di Insigne al 4’. Verdi duetta con Mertens e chiude il 2-0. Quando Berenguer viene atterrato e Belotti segna il rigore, i tifosi piemontesi sognano di ripetere la rimonta di San Siro con l’Inter. Solo che il Napoli allunga di nuovo con Insigne, pronto alla ribattuta sul palo di Callejon.
De Laurentiis è tranquillo, con il nuovo allenatore: «La vita è bella quando non scorre sempre tutta uguale. Con Ancelotti la vita scorre divertente…». E felice perchè Sarri al Chelsea non è più a punteggio pieno.
Trova continuità anche la Lazio, il Genoa è vulnerabile, in trasferta. Segnano Caicedo e Immobile, Piatek alla ripresa, poi l’inzuccata di Milinkovic e il bis di Immobile. Ritorno amaro all’Olimpico per il portiere bassanese Marchetti, 4 gol subiti senza colpe ma gli applausi della curva nord.
Da “Il Gazzettino”