E’ l’Inter di Lautaro Martinez, ma anche di Lukaku. L’argentino incanala l’anticipo del Grande Torino, va rivalutato Spalletti che nel finale della scorsa stagione lo preferiva a Icardi, pur reintegrato. I granata erano partiti bene, in un match iniziato tardi per drenare un po’ il campo dall’acqua, perderanno 3-0. Si fa male Belotti, il Toro è in 10, la battuta dal fondo di Sirigu diventerà un assist. A centrocampo Vecino fa valere lo stacco, lancia Lautaro, il destro è perfetto, raggiunge le 9 reti stagionali, è alla 5° marcatura esterna, bella, sul primo controllo a fuggire via. Otto sono i suoi gol nella prima mezz’ora.
Diluvia a Torino, chi deve attaccare non è favorito, come evidenziava quand’era all’Inter Mazzarri, esponendosi così all’ironia di chi era prevenuto.
Il Torino veniva dal poker di Brescia, era in ripresa, gioca discretamente, meriterebbe il pari, l’Inter si difende con umiltà, come faceva anche con Spalletti. Il resto è periferia torinista, aggiramento sofferto, di fronte all’applicazione di Biraghi e compagni. Conte fa aumentare l’attenzione, gli azzurrini (da maglia esterna) non si distraggono mai. Il centrocampo regge, non funzionano le ripartenze, all’Inter basta far girare la palla per rifiatare. Servirebbe maggiore spettacolo, resta il pragmatismo di Conte, in attesa di giocarsi la qualificazione agli ottavi di Champions league, a Praga.
E’ un’Inter di marpioni, con Godin re del controgioco, all’Atletico Madrid, D’Ambrosio però si distende bene, è da nazionale, come quando si rivelò al Torino. La Juve si fa preferire per quantità di pallegol create, per classe, eppure l’Inter resiste, a un punto, e dovrebbe prolungare il secondo posto molto più rispetto al biennio con Luciano Spalletti. Brozovic giostra sempre bene, in regia, Barella pressa i tre difensori piemontesi, i movimenti sono perfetti di entrambe le squadre, a parte la dormita di casa sul gol. Uno lo segna sempre, l’Inter, in ogni gara della stagione, la fase difensiva è in miglioramento, dopo il tris buscato a Dortmund e a Reggio Emilia.
Il Toro insiste, Handanovic si allunga sulla girata di Ansaldi, poi Verdi e Nkoulou non trovano la porta. A tratti il gioco nerazzurro piace, Barella e Brozovic ricamano, sul cross del vicecampione del mondo Lukaku frusta, Sirigu si oppone. Sull’angolo da destra, crossa il croato, De Vrij è smarcato e tocca lo 0-2, dimenticato da Izzo. Il Toro non dispiace, non arriva il gol per riaprire il match, anzi il tre contro due interista esalta Sirigu, sul destro di Barella. Che lì si fa male a un ginocchio. Prima dell’intervallo cross di Verdi da destra, De Silvestri evita l’autogol su De Vrij, che anticipa De Silvestri.
Alla ripresa Sirigu salva ancora, su Lukaku, si va avanti così, con gli attacchi della squadra di Mazzarri, che 5 anni fa non meritava l’esonero, per Mancini, e con i raid dell’Inter. Il tris su passaggio di Brozovic per Lukaku, il destro è angolato, Sirigu stavolta non si supera.
Il Toro replica con Verdi, nel finale ancora Lukaku è protagonista, la palla avvicina il palo. E’ un’Inter molto potente, che può resistere a lungo come anti Juve e anzi ambire al sorpasso, Conte se avrà i rinforzi richiesti potrebbe tenere anche in Champions, a patto che passi il turno. Mazzarri resta in difficoltà, come risultati, Belotti dovrebbe rientrare presto, la classifica resta lacunosa e l’Europa bis è lontana. Il presidente Cairo non è contento della stagione, avrebbe dovuto inserire altri rinforzi, rimedierà a gennaio?
Vanni Zagnoli
Torino-Inter 0-3
GOL: 12′ Lautaro Martinez, 32′ De Vrij; 10’ st Lukaku.
TORINO (3-5-2): Sirigu 7; Izzo 5,5, Nkoulou 5, Bremer 5 (11’ st Ola Aina 5); De Silvestri 6, Meité 5,5, Lukic 5,5, Baselli 6 (26’ st Berenguer 5,5), Ansaldi 6,5; Belotti sv (14′ pt Zaza 5,5), Verdi 5,5. All.: Mazzarri 5.
INTER (3-5-2): Handanovic 7; Godin 6,5, De Vrij 7, Skriniar 6,5; D’Ambrosio 7 (38’ st Dimarco sv), Vecino 6,5, Brozovic 7, Barella 6,5 (49’ pt Borja Valero 6,5), Biraghi 6; Lautaro Martinez 7 (24’ st Candreva 6,5), Lukaku 7. All.: Conte 7.
Arbitro: Maresca di Napoli 6,5.
Note: ammoniti Lautaro, D’Ambrosio, Izzo, Skriniar, Ola Aina. Recupero: pt 3’, st 2’. 25mila spettatori.
Da “Il Gazzettino”