La Spal vuole fermare Spalletti. Come a gennaio, quando pareggiò a sorpresa e poi avrebbe fermato anche la Juve, ma sullo 0-0. E’ un sfida tra toscani, Semplici e Lucio, come lo chiamano a Roma, semplicità nelle dichiarazioni per l’allenatore del Ferrara e protagonismo per il nerazzurro. I biancazzurri sono i migliori nel far giocare male gli avversari, l’Inter raramente convince sul piano della manovra e allora chissà che partita uscirà. «A Genova – osserva Leonardo Semplici – è stata la nostra miglior partita, al di là della sconfitta».
L’Inter è in serie sì, esattamente come la Juve, torniamo a luglio, quando veniva indicata come rivale scudetto. Al netto delle sconfitte di Reggio con il Sassuolo e con il Parma (ma c’era un rigore), ci siamo.
«Dobbiamo completare il recupero di quanto abbiamo perso nel periodo iniziale – osserva proprio Luciano Spalletti -. Troveremo insidie, siamo comunque pronti sul piano mentale.
Ci è già successo di abbassare la tensione e di qualità di gioco, dopo un buon periodo. Non abbiamo ancora espresso il nostro massimo e queste vittorie non ci devono far accomodare, servono ancora più disponibilità e attenzione».
Il simbolo è Borja Valero, 34 anni, in ribasso dopo le stagioni da Champions alla Fiorentina. «Sta fuori 4-5 partite, eppure si allena al massimo e fa la differenza anche in 5’. Keita? Può giocare dal 1′. Sono i compagni a far correre Vecino e Brozovic più di tutti e questo significa che a volte si resta lunghi o in inferiorità numerica, a centrocampo».
Il croato però non ci sarà, per una leggera distrazione muscolare e allora dovrebbe ritoccare allo spagnolo, all’inseguimento della 6. vittoria in sequenza. «Vorrei più Borja Valero – conclude Spalletti -, per passione, qualità e per attaccamento alla maglia. L’Inter viene e i tifosi vengono prima di tutto».
Di nuovo panchina per Gagliardini, comunque lontano dall’incidenza di Bergamo. La Spal viene da 3 sconfitte in serie, dopo le 2 gare iniziali vinte. Rispetto alla scorsa salvezza gioca parecchio meglio
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”