Vanni Zagnoli
Napoli-Fiorentina sarebbe una bella finale di Europa league, decisamente alternativa, per la storia del nostro calcio. Perchè non sono Juve, Milan, Inter e neanche la Roma, che ha vinto di più, ma due nobili che erano finite persino in serie C: i viola nel 2002, gli azzurri nel 2005. Ecco, 24 anni dopo Inter-Roma in coppa Uefa, sarebbe bello avere un epilogo tutto italiano nel trofeo che racchiude anche la coppa delle Coppe.
La via per Varsavia appare semplicemente per il Napoli, molto più forte del Dnipro, ma in salita per la Fiorentina, sconfitta 5 volte in un mese, coppe comprese. Il Siviglia è campione in carica, Emery piace al Milan, come un anno fa, perchè garantisce una continuità tattica superiore a Montella, da sempre vulnerabile in fase difensiva. Gli spagnoli hanno vinto il trofeo tre volte in un decennio, la Fiorentina insegue la finale mancata nel 2007, ai rigori con il Celtic Glasgow: c’era Prandelli in panchina e Vieri sbagliò il tiro decisivo; nel ’97 uscì in semifinale di coppa delle Coppe contro il Barcellona di Ronaldo, pur avendo pareggiando 1-1 fuori casa, all’andata.
“Siamo consapevoli di poter scrivere un pezzo di storia di questo club – argomenta Montella -. Emery? E’ intelligente e preparato, quindi può lavorare ovunque”.
Joaquin, ex Betis, è motivatissimo, in avanti però ci saranno Gomez e Salah. A Siviglia rientrano Gonzalo Rodríguez e Pizarro.
Il Napoli punta a chiudere la qualificazione al San Paolo, per non correre rischi a Kiev: vinse l’unica finale europea, nell’89, mentre la Fiorentina la perse nel ’90 contro la Juve. “Giochiamo con pazienza, ritmo e qualità – ordina Benitez -, perchè gli ucraini hanno perso appena una delle ultime 17 gare.
- Su Rete4, alle 21,05 Siviglia-Fiorentina; a seguire, Napoli-Dnipro (diretta su Mpc).