Il Gazzettino, Sion-Inter 2-0: i nerazzurri ko in amichevole

Stefan De Vrij (romatoday.it)

Con l’Inter c’è da preoccuparsi anche a metà luglio. Perde l’amichevole di Sion per 2-0, dopo il 3-0 al Lugano, per fortuna la nuova Champions non prevede turni preliminare e allora Spalletti può lavorare con calma. Ai 32 gradi in Svizzera, i nerazzurri fanno la partita eppure subiscono gol, nella ripresa la reazione è tiepida e la squadra di Maurizio Jacobacci resiste senza affanni. Il campionato elvetico sta per partire, alla serie A manca un mese e anzi fa bene Spalletti a non affrettare la preparazione, dal momento che i campionati si decidono a primavera, anzi all’ultima giornata, come il ritorno in Champions, con la rimonta dell’Olimpico sulla Lazio.

Karamoh guizza sempre, Candreva resta una certezza, Icardi gioca mezzora per non sovraccaricare gli adduttori, ma la punizione con cui chiude la partita testimonia che non è in forma. 

La diretta è stata su Inter tv ma anche sui social nerazzurri, con 20mila sintonizzati, a seguire la botta iniziale (fuori) di Nainggolan, presto uscito proprio per una botta. Segnano gli svizzeri al 26’, approfittando dell’uscita a vuoto su angolo di Padelli, che al Toro aveva debuttato in nazionale ma poi si è perso. Neitzke infila di testa, un’Inter affatto filosofica, anzi viene in mente la canzone di Zucchero: «Nietzsche che dice, boh, boh». Il Sion coglie anche un palo, al 36’ con Carlitos, sfuggito al sopravvalutato Dalbert, poi Padelli respinge il tapin di Adryan ed eviterà il raddoppio di Carlitos, in acrobazia. Lo ottiene Baltazar al 25’ della ripresa con un gran tiro. 

Il 4-2-3-1 è di prim’ordine, l’Inter vuole superare stabilmente Napoli e Roma, al momento è dietrissimo, proprio per il gioco opaco e le distrazioni. Come budget e monte stipendi, del resto, Suning pare dietro solo alla Juve e, forse, al Milan.

E prima del test, Luciano Spalletti aveva focalizzato gli obiettivi su Sport Mediaset. «Prepariamoci a una stagione diversa – racconta -, vogliamo crescere, inserendo nuovi e consolidando quanto fatto lo scorso anno. Occorre peraltro metterci qualcosa in più». Per evitare di uscire magari rapidamente dalla Champions e dalla lotta per lo scudetto, durata meno di due terzi di stagione. 

Mauro Icardi neanche ha giocato il mondiale, con l’Argentina è fermo a 5 presenze, in Europa league non è stato primattore, nelle scorse partecipazioni, ha solo 25 anni eppure va centellinato. «Sta salendo il suo livello di preparazione, è tutto in linea con la programmazione fatta all’inizio».

L’Inter deve salire come tasso spettacolare, era lontana dal Napoli di Sarri, anche con Pioli, De Boer e Mancini. Gagliardini e Borja Valero sono lontani dai vertici di rendimento di Atalanta e Fiorentina. Il ds Ausilio è stato perfetto, Suning spende molto più di Thohir, dell’èra Moratti mancano solo i trofei.

Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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