E’ stato, finalmente, il sabato delle venete. Il Venezia vince a Benevento e provoca l’esonero di Fabio Cannavaro, del ds Pasquale Foggia e del vice allenatore Paolo, Cannavaro. Il 2-1 certifica la differenza abissale tra Paolo Vanoli, peraltro al debutto nel calcio italiano, come capo allenatore, e il Pallone d’oro del 2006, vincente in Cina. Al Santa Colomba gli arancioneroverdi segnano subito con Pierini, il pari sannita è all’intervallo, di Tello, risolve il solito finnico, Pohjanpalo, e allo scadere viene espulso Viviani, nel Benevento. Con 10 punti in 4 gare, il Cittadella si riporta a 4 lunghezze dai playoff, ne fa 3 all’Ascoli (Crociata e doppietta di Mirko Antenucci), facendo licenziare Bucchi.
In coda, il Venezia raggiunge la Spal, battuta dal Bari per 3-4, con assist e gol del debuttante Nainggolan, entrato peraltro sullo 0-3. Se il presidente Tacopina da New York guarda ai 7 punti dai playoff, il ds Lupo pensa alla salvezza e magari non era d’accordo con l’ingaggio di De Rossi, altro campione del mondo che allena per il nome, voluto da Tacopina per la romanità. Il Frosinone è a +12 sulle terze, grazie a Mazzitelli e al talento di Caso, il Sud Tirol è 4°, passa a Pisa con Belardinelli. E ora il Perugia è scatenato
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”