Il Cittadella batte il Monza per 3-0, potrà permettersi di perdere con due gol di scarto, giovedì, dalle 20,45, mentre il Venezia supera il Lecce 1-0 e dovrà pareggiare.
Gli arancioneroverdi avrebbero meritato un’altra rete, Johnsen in avvio calcia sul primo palo, Gabriel replica. Su angolo, Modolo devia con il corpo e Fiordilino non trova la zampata sottoporta. Le conclusioni sono frequenti, raramente la squadra di Zanetti ha deluso, come gioco, per il Lecce solo un’occasione, nel primo tempo, di Stepinski, Maenpaa è pronto. Quando Johnsen tocca lateralmente per Forte, sembra fatta e invece Gabriel è super, nell’opposizione. Il gol arriva alla ripresa, Maleh appoggia all’indietro per il sinistro di Forte che trova l’angolino. Modolo raddoppia ma di mano, nel finale respinto un tiro di Svoboda.
L’impresa del Cittadella è nel monte ingaggi lordo, 3 milioni e 2mila euro contro i 18,9 del Monza. Il primattore del Tombolato viene dalla serie C, dal Fano, è arrivato a gennaio, è cresciuto nella Primavera dell’Inter. Segna due gol in metà primo tempo, più o meno come fece il Cittadella nella finale di due anni fa, con il Verona, che però ribaltò la sfida nel ritorno. I brianzoli segnano con l’ex Diaw, Ayroldi annulla perchè la palla sull’angolo di Barberis era uscita. Al 13’ Vita crossa da destra, Bettella si lascia sorprendere alle spalle da Baldini, con un tocco al volo batte Di Gregorio, imperfetto nell’uscita. Il raddoppio su lancio lungo di Kastrati, la palla arriva nell’area monzese, Baldini controlla al volo, finta e piazza il destro. Prima dell’intervallo vengono ammoniti i difensori patavini Branca e Adorni, salteranno il ritorno. Barberis e Donnarumma sono insidiosi da fuori, nella ripresa le occasioni granata sono per Tsadjout e Proia. Il colpo di testa di Dani Mota è respinto da Kastrati, Frattesi manda alto un tapin comodo. Il Cittadella ha imparato a difendersi, nelle gare chiave, Daniele Donnarumma da sinistra salta due volte Scaglia, rientra e calcia, Di Gregorio non trattiene e Baldini fa tris, a 5’ dal termine. Poi tre occasioni timide, per il Monza, a fronte di un Donnarumma ancora insidioso.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”