Meno 5 dai playoff e +2 sui playout. Il Cittadella dovrebbe salvarsi anche quest’anno, il ds Marchetti fa bene a non cambiare allenatore, a scegliere la persona, anzichè il nome. Pensate a Tacopina che ha dovuto licenziare il suo idolo, Daniele de Rossi, alla Spal, per sostituirlo con un altro campione del mondo, Massimo Oddo, che a Udine chiuse con una vittoria in 10 partite.
Il Citta, allora, batte, per l’appunto un campione del mondo, dell’opportunismo, Filippo Inzaghi, che impronta le sue squadre non al bel gioco, del resto egli era noto per i gol di rapina, per giocare sulla linea del fuorigioco, per le reti facili. La sua Reggina perde 3-2 al Tombolato, nonostante il vantaggio di Fabbian, di testa, servito da Majer. Raddoppio su azione Menez-Hernani, che incrocia. I granata reagiscono, sono peraltro favoriti dalle due ammonizioni a Fabbian, padovano di Camposampiero, che provoca Mastrantonio e poi pesta la caviglia di Branca. Alla ripresa si scatena subito Crociata, che raddoppia su punizione, grazie all’autogol di Terranova, e sforna l’assist per Carriero. La Reggio di Calabria era l’anti Frosinone, con 5 sconfitte in 6 partite rischia i playoff.
Il Frosinone si ferma a Palermo, dopo 6 successi, è piegato dal capolavoro di Verre da centrocampo, pareggia con Boloca.
Stellone vince al debutto con il Benevento, grazie a Tello, Possanzini non argina la crisi del Brescia, sono 6 sconfitte in sequenza. Il Parma rischia nuovamente i playoff, l’Ascoli passa con il rigore di Gondo. Spal avanti con La Mantia, riscatto Como con Gabrielloni. Marras (Cosenza) si fa parare il rigore da Poluzzi, del Sudtirol. Cagliari avanti con Lapadula (espulso al 10’ st), il Bari lo riprende con il 38anne Antenucci, su errore di Makoumbou. La doppietta di Luperini e la rete di Santoro portano in salvo il Perugia, nel derby umbro.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”
