Il Verona domina il primo tempo a Lecce, passa nell’unica occasione della ripresa. Il Sassuolo maltratta la Sampdoria con 4 gol in 48’, il Genoa regola la Fiorentina: il bel gioco paga di Andreazzoli ha la meglio su Montella, sempre in difficoltà.
L’Hellas, dunque. Concede una chance a Lucioni in avvio, esalta la reattività di Gabriel con Rrahmani e coglie il palo con Zaccagni, fra gli uomini forti della promozione. Anche Faraoni e Lazovic (parata di Gabriel) avvicinano il vantaggio. Nella ripresa il Lecce si riprende, spreca con Majer e reclama il rigore per il tocco di Kumbulla. Risolve Pessina, appena arrivato dall’Atalanta, servito da Zaccagni. Silvestri evita il pari di Mancosu.
A Reggio, il nuovo crollo della Sampdoria, da ex Eusebio Di Francesco è mortificato dall’erede De Zerbi, con 7 gol subìti in due gare. E’ tripletta per Domenico Berardi, il suo allievo prediletto, con assist di Caputo, Duncan (Colley mal posizionato) e azione personale, da destra. E prima dell’intervallo Vieira entra duramente sulla caviglia del modenese Peluso, l’espulsione è inevitabile. Alla ripresa il poker è di Traorè, liberato da Muldur. Per i doriani solo un contatto di Duncan su Ekdal, rigore trasformato da Quagliarella.
A Marassi, il Genoa di Andreazzoli è più convincente della versione Juric e Prandelli, come risultati potrebbe ripetere il buon avvio di un anno fa, con Ballardini. Occasioni per il grifone Pinamonti e per Chiesa, palo di Romero, che doveva andare alla Juve. Il gol è su cross di Ghiglione per Zapata, con schiacciata aerea. Dragowski nega il raddoppio a Radovanovic e a Pinamonti. Chiesa ci prova nel secondo tempo, ma la prevalenza resta rossoblù, con Pinamonti, Lerager e Kouame. Il 2-0 è proprio dell’ex Cittadella, su lancio del portiere, poi il palo di Radovanovic. Vlahovic entra assieme a Ribery e avvicina il palo. Poi Romulo tocca Dalbert, è rigore per i viola, trasformato da Pulgar. Finale toscano, con il palo di Chiesa, sul quale poi esce Radu.
Vanni Zagnoli
Da “Il Gazzettino”